CEI NETWORK: verso la firma dell'accordo

Aderiscono tutti i paesi InCE. A Trieste ieri il presidente InCE per l'anno in corso, l'ambasciatore bosniaco Milos Prica

Trieste al centro dell’alta formazione musicale: è dal Conservatorio Tartini che ha preso il via nel pomeriggio di ieri un serrato confronto fra le Istituzioni musicali dei Paesi InCE – Iniziativa Centro-europea, riunite fino a domani per la costituzione del CEI Network, una rete dedicata alle realtà di alta formazione musicale operative in Austria, Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Montenegro, Serbia, Bielorussia, Moldova e Ucraina.

A tenere a battesimo il coordinamento delle eccellenze di formazione musicale centro-europea ieri, al Tartini, i promotori del CEI Music Higher Education Network: l’Ambasciatore bosniaco Milos Prica, incaricato della presidenza InCE quest’anno affidata alla Bosnia, il responsabile dei progetti di internazionalizzazione del Miur, Ministero Istruzione Università e Ricerca Federico Cinquepalmi, e naturalmente il presidente del Conservatorio Tartini Lorenzo Capaldo e il Direttore Roberto Turrin. Fino a domani tutti i relatori – una trentina circa – si confronteranno dunque al Tartini per raggiungere un traguardo di portata storica, ovvero – spiega il CEI Project Manager Ugo Poli - «la creazione di un network della accademie musicali dell’area per promuovere l'innovazione e la crescita della macroregione attraverso la forza della conoscenza».

Il Presidente del Conservatorio Tartini di Trieste Lorenzo Capaldo ha anticipato che l’accordo fra istituzioni musicali InCE permetterà di individuare una piattaforma accademica comune dedicata all’uniformazione degli standard formativi, anche attraverso l’utilizzo della tecnologia LOLA per e-learning e creazione di eventi a distanza; così come delle buone pratiche amministrative e del sistema di valutazione delle competenze acquisite negli scambi di formazione. Fulcro e promotori dell’iniziativa sono appunto il Conservatorio Tartini e l’InCE, con le Accademie Bosniache di Sarajevo e Banja Luka.

«Puntiamo a consolidare le eccellenze in essere, contribuendo allo sviluppo di un apprendimento di qualità, alla sperimentazione delle tecnologie e dell’e-learning, primo fra tutti il progetto LOLA per lo streaming Low Latency, di cui il Conservatorio è promotore. L’ultima giornata del convegno servirà per prefigurare un evento di produzione in programma nel 2017, per il quale saranno coinvolti i maggiori Festival musicali dei Paesi dell’area InCE».

Sempre ieri pomeriggio si è parlato della strategia di internazionalizzazione del Tartini con la responsabile dei progetti Erasmus Teresa Trevisan e sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni musicali di Vienna Bojana Tesan (Austria), di Kiev Vladimir Ivanovic Rozhok (Uraina), di Bucarest Lucia Costinescu (Romania), di Minsk Kurakina Elena Viktorovna (Bielorussia), di Plovdiv Elka Nedeva (Bulgaria), di Novi Sad e Belgrado Zoran Krajišnik e Ivana Perkovic (Serbia).

Il progetto LOLA è stato illustrato da Thomas Lang dell’Università di Vienna e Paolo Pachini del Conservatorio Tartini.