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13 novembre 2019 20:30


I concerti del Conservatorio

“La macchina ad aria” su ispirazione di Leonardo da Vinci
Chiara Percivati – clarinetto
Musiche di Stravinskij, Widmann, Globokar, Sciarrino, Treccozzi, Terranova
Sala Tartini - Mercoledì 13 novembre 2019, ore 20.30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
in collaborazione con Associazione Chamber Music e Chromas Associazione Musica Contemporanea

PROGRAMMA

Introduzione ai brani a cura di Chiara Percivati

Igor Stravinskij:
Tre pezzi per clarinetto solo (1919) per clarinetto in La e Sib

Jörg Widmann:
Fantasia (1993) per clarinetto in Sib

Vinko Globokar:
Voix instrumentalisée (1973) per clarinetto basso

* * *

Salvatore Sciarrino:
Let me die before I wake (1982) per clarinetto in Sib

Maria Teresa Treccozzi:
Ayre (2015, rev. 2018) per clarinetto preparato

Daniela Terranova:
Let me breath (WP, 2019) per clarinetto basso e live electronics
(prima esecuzione assoluta su commissione dell’Associazione Chamber Music - Trieste)

 

Let me breath: Nuova opera per clarinetto basso e live electronics
(durata approssimativa: 10’)

La scrittura di questa nuova opera per clarinetto basso e live electronics è stata concepita come tributo al genio di Leonardo da Vinci, a 500 anni dalla sua morte. Attraverso codici, scritti e disegni in forma di appunti, redatti lungo il corso di un’intera vita, conosciamo la freschezza e la voracità di una mente speculativa che gli permise di intrecciare i diversi ambiti della sua attività artistica con ricerche di natura scientifica rivolte ai campi più disparati del sapere umano. Tra le tante macchine ideate da Leonardo, sono ben noti i disegni realizzati per la progettazione di macchine volanti, risultato di studi sulla resistenza dell’aria, il moto dei venti, il formarsi dei vortici, che lo portarono ad un’intuizione straordinaria per l’epoca: capì infatti che l’aria è un fluido, dotato della capacità di contrarsi e di sostenere un corpo aumentando la propria densità. E dall’indagine di questo fluido e del suo movimento, che alterna rarefazione e contrazione dando forma ad un’infinità di mondi sonori, nasce l’idea di aumentare e moltiplicare le potenzialità del clarinetto basso per trasformarlo in una ‘macchina ad aria’. L’intento è quello di creare una struttura ‘pneumatica’: un organismo sonoro inquieto di cui si ascoltano i respiri e i sussulti, le trasparenze e le rugosità, in una texture cangiante che alterna suoni evanescenti e sottili a volumi concreti. La presenza elettronica si pone come un doppio della presenza fisica dell’interprete, aumentando e proiettando nello spazio il suono prodotto dallo strumento, dando vita ad un gioco circolare di rispecchiamenti all’interno del quale ogni identità risulta sfocata.

 

Chiara Percivati, clarinettista e performer, è un’interprete specializzata nel repertorio moderno e contemporaneo. Si è esibita per i più importanti festival europei collaborando con direttori quali George Benjamin, Daniele Gatti, Peter Rundel, Marco Angius, Lucas Vis, Frank Ollu, Jonathan Stockhammer, Pierre-André Valade, Brad Lubman e Susanna Mälkki. Chiara è stata borsista dell’Ensemble XX secolo dell’Accademia del Teatro alla Scala e dello IEMA Master’s degree program in specialized contemporary performance, presso l’Hochschule di Francoforte e sotto la guida dell'Ensemble Modern. Si è perfezionata con Nina Janßen-Deinzer, Alessandro Carbonare (Master annuale di alto perfezionamento strumentale), Sergio Delmastro, Fabrizio Meloni, Ernesto Molinari, Enrico Maria Baroni e Paolo Beltramini. Different Tubes, il suo progetto di ricerca artistica sulla preparazione di clarinetto e clarinetto basso, è stato recentemente ospitato dalla Harvard University, dall’Orpheus Institute di Gent e agli Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt. Tra le sue principali collaborazioni: l’Ensemble Modern, l'EMO (Ensemble Modern Orchestra), l’Estonian National Symphony Orchestra, mdi ensemble, Ensemble Schallfeld, l’Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala, l’Ensemble XX secolo dell'Accademia del Teatro alla Scala, oltre a molte altre.

Daniela Terranova, pianista e compositrice, ha studiato in Italia con Azio Corghi, perfezionandosi successivamente all’estero con Beat Furrer presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Graz e di Vienna. Laureata con lode in Lettere Classiche, ha conseguito il titolo internazionale di dottore di ricerca in Studi audiovisivi presso l’Università di Udine (associata a Université Paris 8 - Sorbonne Nouvelle). I suoi lavori hanno ricevuto molti riconoscimenti, tra i quali: I premio al concorso internazionale Gianni Bergamo Classic Music Award (Lugano); premio ‘Nuova Musica alla Fenice’; Menzione Speciale per la musica italiana – premio SIAE; premio ‘Incontri Internazionali Franco Donatoni’ (Milano); Premio Banca Monte dei Paschi di Siena (Accademia Chigiana); I premio al concorso nazionale ‘Kinderszenen' (CIDIM, 2009). La sua musica è eseguita in numerosi festival e all’interno delle più prestigiose stagioni musicali europee. Dal 2012, le sue opere sono edite dalla casa editrice Suvini Zerboni-Sugar Music di Milano. Dal 2016 è docente di Elementi di composizione per didattica della musica presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto.