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Quando

7 marzo 2017 14:00


IL SUONO DI PAN. 9 - Il Caffè di Dioniso -

Spettacolo musicale con componenti drammatico-coreutiche e multimediali
a cura di Marco Maria Tosolini
Sala Tartini - 7 marzo 2017 - ore 14.00
per il pubblico esterno ore 17.00
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)

L’associazione Musicologi

 

Presenta il Workshop in forma di allestimento e prova aperta

 

IL SUONO DI PAN. 9

 

- Il Caffè di Dioniso -

 

a cura di

 

Marco Maria Tosolini

 

Conservatorio di Musica “G. Tartini” – Trieste

 

Dipartimento di teoria della musica, armonia, analisi e musicologia

 

Dipartimento di nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicali

 

 

 

7 marzo 2017, Sala Tartini Conservatorio “G. Tartini” - Trieste, via Ghega 12

 

ore 14.00 – per il pubblico esterno ore 17.00

 

 

 

IL SUONO DI PAN N. 9 – Il Caffè di Dioniso. Si tratta di un progetto articolato pensato e realizzato per far conoscere aspetti inusitati che sono alla radice, in parte e sorprendentemente, anche di aspetti remoti della nostra civiltà musicale (e spirituale). Civiltà occidentale di cui alcune radici profonde risiedono nella culture anticoegiziane e dell’africa occidentale secondo la teoria di Martin Bernal. Lo scopo della complessa operazione è quello di far capire come questi soggetti di arte, cultura e umana sensibilità siano giunti fino a noi soprattutto attraverso musiche meravigliose (e preziosi videodocumenti e videocreazioni relate) tematicamente orientate create da grandissimi autori latino e afroamericani (solo un “bianco” fra gli autori!) che si sono espressi in vari stili quali Robert Johnson, Screamin' J. Hawkins, Freddy King, Eric Clapton, Billy Holiday, Charles Mingus, Miles Davis, Herbie Hancock, Jimi Hendrix, Stevie Wonder, Carlos Santana fra gli altri.

 

Nello specifico avrà luogo un laboratorio di allestimento musicale, drammaturgico e videaudiotecnologico del music drama IL CAFFE’ DI DIONISO presso la sala “Tartini” del Conservatorio di Trieste specificatamente mirato al coinvolgimento di suoi studenti che avranno accesso a vario titolo al seminario e alla prova aperta.

 

 

 

STRUTTURA DEL LABORATORIO “Il Suono di Pan n. 9 – Il Caffè di Dioniso”

 

7 marzo 2017 ore 14.00/19.00 – Sala “Tartini”

 

 

 

La parte aperta al pubblico, che prevede una breve prolusione illustrativa del prof. Marco Maria Tosolini e l’esecuzione in forma oratoriale del music drama è prevista dalle 17.00 alle 19.00.

 

 

 

Il laboratorio sarà così articolato:

 

 

 

ore 14.00-16.00:

 

allestimento della strumentazione audio e audiovideo alla presenza dei musicisti della band (Blue Mystic Band), del coordinatore di produzione Federico Màzzolo*, della responsabile delle videocomposizioni Lorena Cantarut* con relative spiegazioni sulle modalità di scelte timbriche, dinamiche, spaziali della gestione del suono; parte di questa fase operativa sarà destinata anche alla spiegazione delle scelte estetiche per la parte video in relazione al tema generale;

 

ore 16.00-16.45:

 

Il relatore illustrerà la natura del progetto generale IL SUONO DI PAN N. 9 e, successivamente, entrerà nel dettaglio dell’allestimento del music drama IL CAFFE’ DI DIONISO la cui esecuzione è prevista presso la sala “Victor de Sabata” del teatro “G. Verdi” di Trieste per giovedì 9 marzo alle ore 17.00.

 

ore 16.45-17.00:

 

tempo di accesso per eventuale pubblico (studenti e docenti non frequentanti il laboratorio, pubblico esterno)

 

ore 17.00-19.00

 

esecuzione della parte performativa con ampi frammenti del music drama e brevi spiegazioni anticipate e relate.

 

 

 

La partecipazione al seminario prevede, per gli studenti del Conservatorio che vi prendono parte, il riconoscimento di CFA 0,20 (art. 13 comma 4), la acquisizione gratuita del volume IL SUONO DI PAN N. 9 – IL CAFFE’ DI DIONISO e di un DVD (maggio 2017) contenente un videofilm che racconta le varie fasi dell’operazione.

 

 

 

BLUE MYSTIC BAND

 

 

 

Barbara Errico (Yemanjà-Era-Giunone), lead vocals

 

Jimi Barbiani (Ochosi-Artemide-Diana), guitar, vocals

 

Francesco De Luisa** (Obatalà-Astrea-Iustitia), piano, keyboards

 

Lorenzo Fonda (Babalù Ayé-Asclepio-Esculapio), drums, percussion

 

Marco Maria Tosolini (Elegguà-Hermes-Mercurio), drums, percussion, guitar, keytar, vocals

 

Paolo Viezzi (Oyà-Euro-Volturno), electric bass, doublebass, conduction

 

Lorena Cantarut (Yewá-Persefone-Proserpina), videoart & sound design

 

Federico Màzzolo (Osain-Dioniso-Bacco), documentation research, videodocuments, sound loops & perfomer impro

 

 

 

Con la partecipazione straordinaria in video di

 

Gianna Barbacetto Santana nella parte di Oshun-Eros-Cupido

 

 

 

INTERPRETI E PERSONAGGI

 

(nomi delle divinità nelle corrispondenze yoruba, greco antico, latino)

 

 

 

Voci recitanti (registrate)

 

 

 

Massimiliano Sassi: Oggun-Efesto-Vulcano (verde)

 

Paola Bacchetti: Oshun-Afrodite-Venere (oro)

 

Alessandro Conte: Changò-Ares-Marte (rosso)

 

 

 

Attori in scena (in ordine di apparizione)

 

 

 

Nicola Petrouchev: Baron Samedi –Signore dei Cimiteri-Caronte

 

(Liceo scientifico del Convitto Nazionale “P. Diacono” di Cividale del Friuli)

 

Susanna Acchiardi: Nanã–Ecate-Trivia

 

(Civica Accademia d’Arte drammatica “N. Pepe” di Udine)

 

 

 

Coro tragico dei Blues della Foresta/Blues di Città/Blues del Sottosuolo in scena

 

 

 

Alessandro Filippig (Università degli Studi di Udine - Italia)

 

Sofia Grassi (Liceo scientifico Convitto Nazionale “P. Diacono” di Cividale del Friuli – Italia)
Lea Gudelj (Università degli Studi di Udine - Slovenia)
Bingjie Huang (Università degli Studi di Udine - Cina)

 

Chiara Ifigenia (Istituto “G. Marinoni” di Udine – Italia)

 

Nicola Petrouchev (Liceo scientifico Convitto Nazionale “P. Diacono” di Cividale del Friuli – Italia)

 

Pierre Sanou (Università degli Studi di Udine - Burkina Faso)

 

 

 

* Allievi del Conservatorio “G. Tartini”, Dipartimento di nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicali ** Già allievo del Conservatorio “G. Tartini”, Dipartimento di Strumenti armonici,Dipartimento di nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicali.

 

 

 

MUSICHE

 

 

 

F. Jones/A. Wilson, On the road again, F. McDowell, You gotta move, Screamin' J. Hawkins, I put a spell on you, F. King, Going down, S. Wonder, Cause we’ve ended as lovers, J. Hendrix, Voodoo child, J. Hendrix, Fire, A. Meeropol/B. Holiday, Strange fruit, C. Mingus, The children hour’s of dream, C. Mingus, Good bye Pork Pie Hat, C. Santana, Taboo, C. Santana, Black Magic Woman, G. Duke/M. Davis, Cobra, H. Hancock, Chamaleon, S. Wonder, Superstition, D. Ellington, Fleurette africaine, B. Olatunji/C. Santana, Jingo, C. Santana, Soul Sacrifice.

 

 

 

I Jail Poems di Bob Kaufman sono musicati da Francesco De Luisa

 

 

 

IL CAFFE’ DI DIONISO è spettacolo musicale con forti componenti drammatico-coreutiche e multimediali.

 

            La trama, volutamente semplice a fini didascalici, racconta di come alcuni fra gli Orisha principali della antica religione Ifa vengono a sapere dell’esistenza una varietà di pianta di caffè che ha poteri particolari, soprattutto se masticata o se bevutane l’essenza mentre si ascoltano musiche ispirate da temi a loro cari o che, addirittura, nascono come tributo a loro stessi. La pianta si chiama Coffea Stenophylla ed è originaria di misteriosi luoghi siti nelle foreste della Costa d’Avorio e paesi africani limitrofi. Tramite i Blues (spiriti volatili e vaganti delle foreste) giungono nelle Americhe e qualcuno di loro ha con sé drupe di Stenophylla che, con particolari riti musicali, crescerà ancora più forte nelle isole del centro America per poi approdare nel delta del Mississippi e New Orleans e poi salire verso Chicago. Si scoprirà così l’origine rituale e curativa dell’assunzione del caffè, ora diffuso in tutto il mondo e con una storia di incredibile originalità e significati socioculturali che verrà evidenziata nel corso della vicenda. La ricerca della pianta vede al centro, all’origine di tutto, un intrigo amoroso della mitologia Orisha che è identiconella sua simbolificazione al triangolo adulterino Efesto-Afrodite-Ares. Un gruppo di studenti selezionati fra Università degli Studi di Udine, Liceo del Convitto nazionale “P. Diacono” di Cividale del Friuli e Istituto “G. Marinoni” funge da coro tragico, personificante gli spiriti blues della foreste e delle città mentre attori professionisti prestano le voci agli Orisha principali.

 

            Momenti testuali, coreografici e videoartistici interagiscono con l’esecuzione di musiche afroamericane potenti e storiche - Robert Johnson, Screamin' J. Hawkins, Freddy King, Eric Clapton, Billy Holiday, Charles Mingus, Miles Davis, Herbie Hancock, Jimi Hendrix, Stevie Wonder, Carlos Santana - spesso assai note, ma in questo speciale contesto, rilette sotto una luce inusuale, a molti sconosciuta. Una grande e articolata lezione in forma drammaturgico-musicale sulla bellezza nobile e misteriosa della cultura africana prima e afroamericana poi.

 

            IL CAFFE’ DI DIONISO conclude oltre un anno di attività de IL SUONO DI PAN N. 9 consistito in seminari, concerti, laboratori, prove aperte per studenti dell’Università degli Studi di Udine, Istituti superiori di Udine, Cividale del Friuli, Trieste, Conservatorio di Trieste, scuola di musica della Fondazione “L. Bon”.

 

 

 

IL SUONO DI PAN N. 9 – IL CAFFE’ DI DIONISO è stato realizzato grazie a:

 

 

 

Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, Provincia di Udine, Regione Friuli Venezia Giulia, Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Fondazione Teatro “L. Bon”, Civica Accademia d’Arte drammatica “N. Pepe” di Udine, Università di Udine (Dipartimento DIUM), Convitto Nazionale “P. Diacono” di Cividale del Friuli, Fondazione Friuli, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, illy s.p.a., Moroso, Banca di Cividale, Confartigianato Imprese di Udine, Istitût Ladin Furlan, ARLeF - Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, Fondazione Teatro Nuovo “G. da Udine”, Fondazione lirica Teatro “G. Verdi” di Trieste, Mitteleuropa Orchestra, UNICEF Comitato provinciale di Udine, British Institutes, GierrePi, associazione ARTEM e associazione Aulòs.