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Data

16 agosto 2011 6:20


Concerti in Castello 2011

Accordeon Recital: Ghenadie Rotari, fisarmonica
Musiche di Haydn, Bach, Scarlatti, Jokinen, Kusjakow, Makkonen, Zubitsky
Castello di Miramare, Sala del trono, venerdì 19 agosto ore 20.30

"Accordeon recital" su musiche di Haydn, Bach, Scarlatti, Jokinen, Kusjakov, Makkonen e Zubitsky, protagonista l’ìnterprete moldavo Ghenadie Rotari, è la prossima proposta in cartellone - venerdì 19 agosto (ore 20.30) nella Sala del Trono del Castello di Miramare - per i Concerti nel Castello 2011, realizzati a cura del Conservatorio Giuseppe Tartini nell’ambito del festival Teatro a Teatro promosso e sostenuto dalla Provincia di Trieste. E’ previsto il solo biglietto di accesso al Castello (4€), per informazioni: tel. 040.224143.

Classe 1991, Ghenadie Rotari ha iniziato a suonare la fisarmonica all’età di 9 anni, diplomandosi alla Scuola di Musica di Chisinau (Moldova), sotto la guida di Rasciupchina Lilia. Si è inoltre diplomato presso il “Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico” seguendo i corsi musicali di Stefano Sacher. Attualmente prosegue i suoi studi in Italia presso il Conservatorio Tartini di Trieste, sotto la guida di Corrado Rojac. È risultato vincitore del secondo premio al Concorso Internazionale di Fisarmonica “Fisa ... Armonie 2008”; del secondo premio nella categoria Variete al Concorso Internazionale di Fisarmonica “Città di Lanciano 2009”; del quarto premio al Concorso Internazionale di Fisarmonica “Fisa ... Armonie 2009”; del secondo premio al Concorso per Giovani Talenti “Val Tidone” a Pianello Val Tidone nel 2010; del primo premio assoluto al 6° Concorso Internazionale di Musica “Ars Nova” di Trieste nel 2010; del primo premio al Concorso per Giovani Talenti “Val Tidone” nel 2011. Tiene numerosi concerti in varie città italiane e all’estero (Austria, Slovenia, Croazia e Belgio), eseguendo un repertorio che spazia dalla musica classica originale per fisarmonica fino al tango e la musica jazz. Ha partecipato a master class con Janne Rättyä, Owen Murray e Primoz Parovel.

Foto: Ole Heggeset Sand.