IL CONSERVATORIO GIUSEPPE TARTINI IN DIRETTA ALLA CAMERA PER LA CELEBRAZIONE DEL GIORNO DEL RICORDO

Mercoledì 10 febbraio, dalle ore 11, nel corso della diretta RAI da Montecitorio l’Orchestra Sinfonica del Tartini, con 40 allievi di 12 diverse nazionalità, eseguirà gli Inni della Repubblica Italiana (in apertura) e dell’Unione Europea (in chiusura) alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e del Presidente della Camera Roberto Fico.

Sarà il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste a firmare la “colonna sonora” della Celebrazione del Giorno del Ricordo 2021: mercoledì 10 febbraio, dalle 11 in diretta da Montecitorio, l’Orchestra Sinfonica del Tartini, diretta da Adriano Martinolli D’Arcy e composta da 40 allievi di 12 diverse nazionalità, eseguirà in apertura, da remoto, l’Inno della Repubblica Italiana, e in chiusura l’Inno dell’Unione d’Europa. Programmata nell’Aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio, la celebrazione 2021 del Giorno del Ricordo si svolgerà alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, dei Presidenti di Camera, Roberto Fico, del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Presidente di FederEsuli, Giuseppe de Vergottini. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai 1, a cura di Rai Parlamento, ma anche sul canale satellitare e sulla webtv della Camera dei Deputati. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio si esibirà in questa occasione a ranghi ridotti per ragioni di sicurezza: la compagine è formata da studenti di I° e II° livello Accademico  e con la sua multietnicità esprime appieno l’identità peculiare del Conservatorio di Trieste che, come la città, fonda la propria vocazione cosmopolita sullo storico incrocio, tipicamente mitteleuropeo, delle culture Germanica, Italica e Slovena.  Il Giorno del Ricordo è finalizzato a conservare e a rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

L’Orchestra, articolata in sezioni, sarà domani integrata per i flauti dagli allievi Sara Brumat, Veronica Bortot, Edoardo Milani, Ksenija Franeta; per gli oboi da Alberto Faroni e Luisella Beltrame; ai clarinetti da Sara Cozzolino, Alberto Forti, Valerio Gaglio  e Marica Ghidoni; al fagotto da Martina Miniussi, ai corni da Marco Cernecca e Simone Berteni; alle trombe da Nicola Blasina, Filip Kravanja Veljak, Claudio Medica  e Laura Michelazzi; ai tromboni da Matteo Fabris, Riccardo Pitacco e Žan Lešnik; alle percussioni da Karlo Kralj, Nicola Pisano e Alessio Morpurgo; ai violini I da Tijana Drinić, Anna Savytska, Michaela Peca, Rocco Ascone e Virginia Riolo; ai violini II da Teodora Kaličanin, Arianna Bandieramonte, Riccardo Forti, Agnese Accurso e Margherita Zuccato; alle viole da Sara Zoto, Ecem Eren e Zsofia Zsoter; ai violoncelli da Kezia Leyla Andrejcsik e Giulia Rosini, infine ai contrabbassi da Simone Lanzi e Chia Ahmed.