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Data

28 gennaio 2012


Orientamenti di pedagogia pianistica

Fino al 31 gennaio sono aperte le adesioni per il nuovo corso a orientamento didattico tenuto dal pianista e didatta Siavush Gadjiev. Il corso rientra tra le discipline a scelta dello studente approvate dal Consiglio accademico per l'a.a. 2011-12 e destinate prioritariamente agli iscritti al biennio specialistico in Pianoforte.

Programma del corso:

1. educazione al rapporto con lo strumento : ore 2

2. metodo di insegnamento del posizionamento delle mani e del controllo del suono (diversificazione dei metodi a seconda delle varie scuole) : ore 4

3. il problema della tecnica pianistica e della diteggiatura nei vari stili (esercizi, scale e studi) : ore 6

4. l'interpretazione nei vari stili : ore 8

- Barocco tedesco e italiano

- Classicismo viennese

- Romanticismo

- Musica del XX secolo - Musica russa

5. il lavoro con alunni di diversa preparazione : ore 4

6. presentazione delle diverse scuole pianistiche e delle loro caratteristiche e diversità : ore 2

7. sguardo storico sulla nascita e lo sviluppo dell'arte pianistica e pedagogica : ore 1

La distribuzione delle ore (a due a due) potrebbe essere quindicinale all’inizio del corso, per intensificarsi e diventare settimanale verso la fine dello stesso.

 

Il pianista Siavush Gadjiev proviene da uno dei più importanti rami della scuola pianistica russa, che nasce da A. Siloti, il quale fu allievo di Liszt. Ha studiato pianoforte e composizione diplomandosi al conservatorio P.I.Tchaikovsky di Mosca sotto la guida dei famosi maestri Bela Davidovich e Boris Zemljansky (insegnante tra l'altro di pianisti quali Ashkenazy, Toradze, Voskresensky).

Nel Conservatorio moscovita ha pure frequentato brillantemente la Scuola di perfezionamento e interpretazione e ha ricoperto il ruolo di docente nella prestigiosa Scuola destinata alla formazione dei giovani talenti, provenienti, oltre che dall’ex Unione Sovietica, anche da Giappone, Ungheria, Romania, Corea e Stati Uniti. I suoi allievi hanno meritato il primo premio assoluto e lusinghieri piazzamenti in numerosi concorsi in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Tra loro Alexei Naboiulin (vincitore del 1° premio al concorso “Casagrande” di Terni, 1° premio all’ “AXA Dublin” e del 2° premio al concorso “Tschaikovksy” di Mosca), T. Erzhanov (vincitore del 1° premio al concorso “R.Schumann” di Zwickau), V. Korchinskaja Kogan (vincitrice del 2° premio al concorso di Cleveland) e altri ancora.

Dai primi anni si è affermato come didatta che teneva seminari d’insegnamento e masterclass in diversi conservatori come quello di Kiev, Novosibirsk, Minsk, Mosca, Accademia “Liszt” di Budapest, Accademia di Musica di Zagabria, Accademia di Musica di Belgrado, “Università della California” di Los Angeles, Conservatorio “Tartini” di Trieste, Conservatori di Genova e Pescara.

Negli ultimi anni svolge la sua attività didattica principalmente in Italia e in Slovenia, dove ha preparato allievi vinvitori di numerosi concorsi, fra questi Giuseppe Guarrera, vincitore dell’ultimo Premio Venezia nel 2010.

Gadjiev come solista si è esibito in numerose grandi città dell’ex Unione Sovietica, negli Stati Uniti, Germania, Slovacchia, ex Jugoslavia, Italia; come camerista si è esibito con diversi famosi musicisti come il violinista Axel Wilchok (Konzermeister della Berlinerstadtkapel), il violoncellista Michael Flaksman, Joseph Podhoransky, Vladimir Mendelssohn; è membro del Trio di Lubiana. Il pianista ha collaborato con diverse orchestre sinfoniche e celebri direttori come S.Kogan,Nijasi,K.van Alphen,K.Trevor.

Il pianista è anche membro di importanti giurie di concorsi internazionali come “Liszt-Bartok” a Budapest, “Hummel” di Bratislava, “Grgosevic” a Zagabria, “Città di Cantù”.

“Gadjiev ha ipnotizzato il pubblico con la Settima Sonata in si bemolle maggiore di Sergei Prokofiev”. Maria Baratta , “Correre dell’arte”, Torino.

“L’esecuzione delle musiche di Brahms è stata un avvenimento musicale che vivrà a lungo nella nostra memoria . La personalità del pianista Gadjiev ci ha fatto rivivere le ricche tradizioni della scuola pianistica russa”.Olga Jovanovich , Promuzika , Belgrado.

“Il fenomenale pianista Gadjiev ha eseguito il quintetto di Schumann, come se lo colpisse dal marmo“.J.Setinc , “Vecer” , Maribor.

“Il numeroso pubblico ha avuto modo di assistere a un’esecuzione sensibile,filosofica,di stile leggero e delicato...sa creare,come per magia,momenti di grande tensione e sonorità...” Rudolf van der Vecht,” Westfalische Rundschau“,Wuppertal.