Campagna promossa dal CUG: il secondo video #ilConservatorioTARTINIdiceNOallaVIOLENZA
Anche le parole sono importanti e possono ferire: 30 scatti in sequenza vedono protagonisti docenti, il personale insieme a studentesse e studenti per testimoniare l'impegno ad una svolta culturale.
Le parole sono importanti e la violenza può assumere altre forme. Le allusività possono alimentare insicurezza e paure. Questo ci spiega un video che arriva come un flusso di coscienza, una lettera allo specchio per condividere una riflessione che tocca tutte le nostre giornate nel rapporto fra uomini e donne, sul lavoro come nella vita di coppia o fra amici. Prosegue l’impegno del Conservatorio Tartini contro la violenza di genere, e questa volta arriva, da lunedì 7 dicembre, un secondo video per accendere un Natale di rispetto e prevenire gli episodi legati alla violenza sulle donne, che non conoscono tregua, non rispettano le feste e le giornate dedicate, non si sono fermati nemmeno il 25 novembre. Una trentina di scatti, in sequenza, ritraggono altrettanti docenti, personale e operatori, studentesse e studenti del Conservatorio Tartini non solo italiani ma anche provenienti da Serbia, Bosnia, Montenegro, Albania, Iraq, Kazakistan, Spagna, Russia, Turchia, Inghilterra, Slovenia, Ungheria, Croazia, Austria, Macedonia. Sui testi del docente di Storia della Musica Giulio D’angelo letti dal componente CdA Benito Torretta, scorre una coinvolgente sequenza di messaggi e appelli appuntati su fogli e foglietti ma anche sulle mani, sulle braccia, esposti come cartelli stradali per sbarrare la strada ai comportamenti che generano violenza. Un video per sensibilizzare chi guarderà e ascolterà, per testimoniare che la svolta culturale è possibile. La produzione è firmata dal Conservatorio Tartini di Trieste e dal suo CUG, Comitato Unico di Garanzia impegnato per le pari opportunità e contro le discriminazioni, presieduto e coordinato da Rossella Lucchini.