CULTURA: da Stati Generali indicazioni per nuovo Testo Unico Regionale
Raccogliere gli elementi che contribuiranno a stendere sia il testo unico sulla cultura ma soprattutto il regolamento attuativo della norma, consentendo così alla nuova legge di diventare operativa in tempi stretti. Sono questi i due obiettivi degli Stati Generali della Cultura, il cui avvio è previsto questa settimana con una serie di incontri che prenderanno in esame le diverse tematiche di questo settore.
Cinque gli appuntamenti in programma - tutti con inizio alle 17.30 - che toccheranno tutte e quattro le province, che vedranno presente l'assessore regionale Elio De Anna e il presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber. La prima giornata in calendario è stata fissata per mercoledì 15 giugno a Trieste; nell'Auditorium del Museo Revoltella, in via Diaz, verrà dato spazio al tema del teatro e della danza. Il giorno successivo a Gorizia, nell'Auditorium della Cultura Friulana in via Roma, si parlerà di musica, mentre martedì 21 nell'Auditorium della Regione a Pordenone l'incontro prenderà in esame la cultura umanistica, letteraria e scientifica anche attraverso i festival. Infine gli ultimi due appuntamenti a Villa Manin: il primo è stato fissato per mercoledì 22 giugno nel corso del quale si parlerà di arti figurative, fotografia e cinema mentre il giorno successivo sarà la volta di beni culturali e musei.
Come spiega De Anna, questa seconda fase degli Stati Generali sono la pre sintesi di un lavoro che ha come obiettivo la stesura del testo unico sulla cultura. ''L'attività - chiarisce l'assessore - è iniziata nel migliore dei modi con la fase di ascolto svoltasi nel mese di marzo. In quell'occasione venne dato spazio a tutti quelli che, a diverso titolo, avevano qualcosa da proporre e suggerire nei vari ambiti. La nuova legge sulla cultura, che conterrà delle scelte precise in ognuno dei settori di appartenenza, non si può dire che non abbia avuto un percorso partecipato. Non va dimenticato che successivamente alla fase di ascolto è stato avviato un altro percorso in collaborazione con l'Università di Udine. Tutte le istituzioni, che nella fese di ascolto hanno detto qualcosa, sono state successivamente convocate in tavoli separati dall'ateneo friulano, il quale a sua volta ha preparato specifiche relazioni''. L'esempio concreto è quello del teatro, per il quale si sono tenute tre diverse riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti del settore professionistico, le associazioni culturali e infine del teatro amatoriale. ''Ora ciascuno presenterà una propria relazione sulla base della quale si aprirà una discussione e che si completerà con una sintesi che rappresenta la base per il testo sul teatro''.
Il lavoro non è finito però con le cinque giornate degli Stati Generali. Come da sempre asserito da De Anna è previsto anche un convegno nazionale che faccia sintesi di tutto il lavoro svolto, seguito dalla definizione e stesura degli indicatori pratici per pesare le manifestazioni. ''A tal proposito - aggiunge De Anna - lancio un ulteriore motivo di novità. Non è mia intenzione infatti portare in giunta e in aula ''solo'' il nuovo testo unico sulla cultura, ma cercheremo di procedere parallelamente anche alla definizione ed analisi contemporanea del regolamento attuativo. È chiaro che quest'ultimo ha come base l'approvazione della legge ma vogliamo avere subito pronto anche il regolamento per evitare che tra il varo della norma e l'entrata in vigore trascorra troppo tempo per la mancanza di un documento che indichi le modalità operative''. Gli Stati Generali hanno infine anche un ulteriore obiettivo, ossia quello di dimostrare che la cultura non rappresenta affatto un centro di spesa ma, al contrario, una forma di investimento per il futuro. ''Questi incontri devono rappresentare una presa di coscienza - spiega De Anna - sul fatto che il settore della cultura consente alla nostra comunità di crescere. Le prossime variazioni di bilancio dimostreranno come questo concetto trovi piena rispondenza nelle nuove risorse che metteremo a disposizione di quanti operano nel settore. Attraverso questa forma partecipativa - conclude de Anna - tutti, a partire dall'assessore, devono mettersi in discussione, uscire dalla autoreferenzialità, e dare il proprio contributo progettuale alla società e alle istituzioni. Il tutto nell'ottica secondo cui una società culturalmente forte è più aperta, più coesa e più solidale. In sintesi è una società con più valori''. (Fonte: sito web della Regione FVG)