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21 novembre 2013 14:45


“E LUCE FU”: in edicola con il quotidiano Il Piccolo da sabato 23 novembre

Nei 110 anni dalla Fondazione del Tartini di Trieste, 10 inediti Jazz composti e interpretati dall'Orchestra Laboratorio della Scuola di Jazz del Conservatorio, riuniti nel nuovo Cd. Un progetto a cura del musicista Giovanni Maier, docente al Conservatorio Tartini.

Dieci pezzi inediti per dieci giovani talenti del jazz in occasione dei 110 anni del Conservatorio Tartini: E luce fu”, il Cd in edicola da sabato 23 novembre con il quotidiano “Il Piccolo”, raccoglie dieci composizioni scritte e interpretate dagli allievi dell'Orchestra Laboratorio della Scuola di Jazz del Conservatorio Tartini di Trieste, un progetto curato dal contrabbassista Giovanni Maier, docente al Tartini dal 2009, e da oltre quindici anni al top della scena jazz internazionale.

Sessantasette minuti di buona musica scandiscono “E luce fu”, in una prova corale d'Orchestra – ispirata da un'esibizione di grande successo al festival Trieste Loves Jazz 2011 -  che ha impegnato le cantanti Alba Nacinovich e Carlotta Padovan, i chitarristi Jan Sturiale e Marko Cepak, i pianisti e tastieristi Francesco De Luisa (finalista due anni fa al premio Luttazzi per giovani talenti jazz) e Marco Germini, i bassisti Simone Serafini (contrabbasso) e Marco Trabucco (basso acustico), i batteristi Igor Checchini e Federico Chiarion. Non è un caso che i pezzi dell'album siano tutte composizioni originali: l'Orchestra Laboratorio della Scuola di Jazz del Conservatorio Tartini si è costituita nel 2010 nell'ambito dei corsi tenuti da Giovanni Maier proprio per approfondire le modalità di composizione, arrangiamento ed esecuzione all’interno di un gruppo jazz nel quale non siano presenti sezioni orchestrali di strumenti omogenei. E in questo tipo di ensemble ogni musicista deve contribuire, con la propria personalità musicale, alla creazione del suono collettivo del gruppo. Il repertorio, quindi, consiste quasi interamente nelle composizioni e arrangiamenti originali dei componenti dell'Orchestra e di Giovanni Maier, e sono il frutto del lavoro svolto in classe. “E luce fu” spazia così attraverso diversi linguaggi: il jazz, naturalmente, ma anche il pop, il rock, la musica etnica e la musica contemporanea, conservando inalterato l’atteggiamento creativo e informale che sta alla base della tradizione afro-americana. "E luce fu" è il titolo scelto dai giovani esecutori, ripreso da uno dei brani della raccolta: un modo per esprimere la soddisfazione di essere arrivati alla realizzazione e pubblicazione di questo CD.

 

Registrato da Fulvio Zafret presso l' "Urban Recording Studio" della Casa della Musica di Trieste, l'album è stato mixato e masterizzato a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio  Tartini, coadiuvata da Nicola Buso e Giovanni Maier.

 

Votato dalla critica nazionale di 'Musica jazz' come uno dei dieci migliori talenti del 1996, Giovanni Maier si è da allora affermato come uno dei talenti di riferimento della scena jazz internazionale. Si è esibito – fra gli altri - con colleghi del calibro di Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Anthony Braxton, Roswell Rudd, Han Bennink, Franco D’Andrea, Tim Berne, Chris Speed, Benny Golson, Ernst Reijseger, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Wolter Wierbos, Massimo Urbani, Antonello Salis, Naco, Richard Galliano, Ellen Christi, Roberto Gatto, Herb Robertson, Tony Scott, Roberto Ottaviano, Yves Robert, Paolo Damiani, David Shea. «Sono orgoglioso di aver contribuito alla nascita di questo lavoro che vede coinvolte energie giovani assieme a istituzioni accademiche, un importante quotidiano e realtà professionali del mondo della musicaspiega il curatore del progetto, l’artista Giovanni Maier -  E' stato un percorso che mi ha arricchito spiritualmente, non sempre in discesa ma sempre piacevole!».

 

«L'uscita dell'album “E luce fu”, e la sua straordinaria veicolazione grazie al quotidiano Il Piccolo, è motivo di particolare soddisfazione per il Conservatorio Tartini che quest’anno celebra i 110 anni di vita - osserva il Direttore Massimo Parovel - Il progetto dell'Orchestra Laboratorio Jazz è nato nel Dipartimento di Nuovi Linguaggi Musicali del Conservatorio di Trieste e sin dal suo avvio si è prefisso un obiettivo di alto livello creativo e interpretativo sotto l’esperta guida di Giovanni Maier. La realizzazione di questo Cd attesta la qualità e l’originalità del lavoro svolto, e al tempo stesso prefigura le future tappe di un percorso in costante evoluzione che può svilupparsi anche grazie all’attenzione e al diretto sostegno del CdA del Conservatorio presieduto dall’avv. Mario Diego. In questo contesto trovano naturale spazio collaborazioni con altri operatori musicali presenti sul territorio, come quello attuale con la Casa della Musica. Particolare gratitudine va al quotidiano Il Piccolo e al suo direttore Paolo Possamai per avere colto il significato del nostro impegno, valorizzando una produzione dei giovani del Tartini. Confido che questa preziosa collaborazione potrà ripetersi in futuro per portare alla diretta attenzione della città i migliori risultati di tutti i Dipartimenti del Conservatorio di Trieste».

 

Orchestra Laboratorio della Scuola di Jazz del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste

E luce fu

 

01. Crayon Rouge (G. Maier)  07:27

02. Major Wish (A. Nacinovich)  05:31

03. Spirit (S. Serafini/C. Padovan)  07:21

04. E luce fu (A. Nacinovich/E. Nacinovich)  06:43

05. Bilbo (G. Maier)  05:10

06. Pampaluna (G. Maier)  05:37

07. Sailing (I. Checchini/A. Nacinovich) /

      Dream Sketch (B. Mehldau)  06:26

08. La rosa separada (G. Maier)  04:30

09. Bahcevanci (trad. africano; arr. S. Serafini)  05:59

10. Facebook (A. Nacinovich)  07:23

 

 

Alba Nacinovich, voce

Carlotta Padovan, voce

Jan Sturiale, chitarra

Marko Cepak, chitarra

Francesco De Luisa, pianoforte (tastiere nelle tracce 08 e 10)

Marco Germini, tastiere (pianoforte nelle tracce 08 e 10)

Simone Serafini, contrabbasso

Marco Trabucco, basso acustico

Igor Checchini, batteria

Federico Chiarion, batteria