MU-ROOTS : viaggio musicale nel cuore della musica afroamericana
a cura di Marco Maria Tosolini
Una produzione del Conservatorio “G. Tartini” in collaborazione con Boogie Bite Corporation e AuraLexis
Venerdì 7 Maggio 2010 - ore 18
Sala Tartini
Con la partecipazione di The Dukes of Rhythm Duo:
James Thompson voce, sax, armonica, flauto
Stefano Franco piano, voce, charleston
e
Marco Maria Tosolini batteria, conduzione
Paolo Antonio Simioni voce recitante in video
Antonio Della Marina suoni, immagini e video composizioni
Musiche di
Chuck Berry, Fats Domino, Duke Ellington, George Gershwin, Herbie Hancock, Jimi Hendrix, John Lee Hooker, Mike Jagger-Keith Richards, Horace Silver, Bobby Troupe, Muddy Waters
Liriche di
Amiri Baraka/LeRoi Jones, Jimi Hendrix, Bob Kaufmann
Presso l’auditorium “Tartini” del Conservatorio, in via Ghega, venerdì 7 Maggio, alle 18.00 – ingresso libero – avrà luogo “Mu-roots”: un vero e proprio viaggio nella magia del suono afroamericano le cui tappe sono le poetiche di autori quali Willie Dixon, John Lee Hooker, Duke Ellington, George Gershwin, Chuck Berry, Herbie Hancock, The Rolling Stones, Jimi Hendrix fra i gli altri.
Suono e parola grazie alla presenza di poesie di straordinaria intensità di autori qui poco noti e là protagonisti del disagio della civiltà (afro)americana come Bob Kaufmann. Le origini del Jazz, dunque, partendo dalla sua anima profondamente blues e le sue affascinanti derive nel Boogie, nel Rhythm and blues, nel Rock ‘n’ roll fino alle influenze più insospettabili popular song. Il tutto impreziosito dalle immagini narranti e creative proiettate su grande schermo. Protagonisti saranno i musicisti Stefano Franco – prodigioso pianista di Boogie e Blues triestino, James Thompson, cantante e sassofonista di eccezionale musicalità, già front man con Zucchero e Conte, oltre a due talenti friulani di alto profilo: Paolo Antonio Simioni, voce recitante, protagonista in video di letture poetiche e Antonio Della Marina, presente come videoartista e compositore di musiche originali per la parte poetica. Marco Maria Tosolini, oltre ad essere interprete alla batteria, sarà soprattutto conduttore e relatore di questa spettacolare lezione-concerto che vuol ricordare, fatto forse unico in Italia, i 500 anni dell’inizio ufficiale e documentato della schiavitù gestita dalle potenza coloniali. Un ideale tributo ai milioni di vittime dalla cui deportazione nacque, tuttavia, una musica bellissima destinata a cambiare la storia del novecento come quella afroamericana nelle sue diverse forme.