MUSICA, TRIESTE: IL TARTINI PARTNER DEL MIUR. IL SOTTOSEGRETARIO GALLETTI CONFERMA GLI INCARICHI NEL QUADRO DEGLI ACCORDI ITALIA-SERBIA
L’incontro ha portato importanti aggiornamenti: nel Decreto Lavoro attualmente in discussione al Senato è inserito il provvedimento per la stabilizzazione dei precari dell’Afam. E ha ripreso il suo iter il tanto atteso Regolamento per il reclutamento del personale e lo sviluppo del sistema.
IL CONSERVATORIO TARTINI CONSOLIDA IL RUOLO DI PARTNER SCIENTIFICO E ARTISTICO DEL MIUR: L’ISTITUZIONE MUSICALE TRIESTINA SI CONFERMA ‘CERNIERA’ STRATEGICA NELLA FORMAZIONE MUSICALE E NELLO SCAMBIO FRA L’ITALIA E LE ISTITUZIONI MUSICALI DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE. LA CONFERMA NELL’INCONTRO DI OGGI CON IL SOTTOSEGRETARIO GIANLUCA GALLETTI, AL QUALE HANNO PRESO PARTE IL PRESIDENTE DEL TARTINI MARIO DIEGO E IL DIRETTORE MASSIMO PAROVEL. NEL CORSO DELL’INCONTRO E’ STATA ESAMINATA LA NECESSITA’ DI AMPLIAMENTO DEGLI SPAZI DEL TARTINI, E IL SOTTOSEGRETARIO GALLETTI HA AGGIORNATO SUI PROVVEDIMENTI NORMATIVI IN FASE DI APPROVAZIONE PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI E IL COMPIMENTO DELLA RIFORMA RELATIVA ALLA FORMAZIONE MUSICALE.
TRIESTE (22 LUGLIO) – Il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste si conferma partner di riferimento del Miur, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, per la formazione musicale e lo scambio fra l’Italia e le omologhe istituzioni accademiche e formative dell’Europa centro-orientale: lo ha ribadito il Sottosegretario Gian Luca Galletti in occasione dell’ incontro che si è svolto oggi (lunedì 22 luglio) negli spazi dell’Area Science Park di Trieste, con il presidente del Tartini Mario Diego e il direttore Massimo Parovel. Il Sottosegretario, con delega all'AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale), ha voluto sottolineare «l'importanza dell'attività svolta dal Conservatorio, l'alto numero di studenti italiani e stranieri iscritti ai corsi, i programmi di cooperazione in ambito europeo, nonché l'incarico ricevuto dal MIUR di coordinare il progetto di produzione artistica nel quadro degli accordi bilaterali Italia-Serbia. Galletti ha poi preso atto delle richieste avanzate dal presidente e dal direttore del Conservatorio di poter sperimentare innovazioni didattiche che tengano conto dell'offerta formativa e occupazionale transfrontaliera, e di un intervento strutturale di ampliamento della sede, dettato da un incremento stabile della popolazione studentesca del 30%».
«Il Conservatorio di Trieste, collocato in un’area dall’alta valenza geopolitica, culturale e strategica, è in grado oggi di garantire specifiche funzioni nell’ambito del sistema AFAM – ha ribadito il direttore Massimo Parovel – L’incontro ci ha portato importanti aggiornamenti: il Sottosegretario ha confermato che nel Decreto Lavoro attualmente in discussione al Senato è inserito il provvedimento per la stabilizzazione dei precari dell’Afam. E contestualmente ha ripreso il suo iter il tanto atteso Regolamento per il reclutamento del personale e lo sviluppo del sistema: un tassello che ancora mancava per dare attuazione alla Riforma della formazione musicale in Italia. In relazione alle peculiarità del Conservatorio di Trieste il Sottosegretario ha dimostrato particolare interesse a promuovere la dimensione internazionale del Conservatorio, così come a favorire la cooperazione con le altre istituzioni presenti sul territorio mediante strumenti normativi che attribuiscano premialità alle collaborazioni, anche verso l’area mitteleuropea e balcanica». «Il Tartini inaugurerà a breve il rinnovato Auditorium, dotato delle più aggiornate attrezzature tecnologiche audio-video - ha anticipato il presidente Mario Diego – Rimane tuttavia non procrastinabile un intervento di ampliamento della sede: il Sottosegretario ha assicurato attenzione alle più immediate esigenze di edilizia, con particolare riferimento a quelle manifestate dal Conservatorio di Trieste ».
A margine dell’incontro i rappresentanti del Conservatorio Tartini hanno avviato un costruttivo confronto con il presidente di Area Science Park Adriano Di Maio e il direttore generale Enzo Moi sulle prospettive di collaborazione nel campo della ricerca orientata alla musica.