No science? No party! Cocktail di scienza, arte e musica
Un liutaio al sincrotrone: cosa si impara quando si esamina un violino con la luce di Elettra
Intermezzo musicale di Laura Furlan e Dragana Gaijc
Evento a cura di Elettra Sincrotrone Trieste con la collaborazione del Conservatorio Tartini
Palazzo Gopcevich, Sala Bobi Bazlen ore 18.30
Il ricercatore di elettra sincrotrone nicola sodini riceve a fine ottobre ad elettra la visita del liutaio alberto giordano e del direttore della galleria estense davide gasparotto con la viola amati 1620, uno strumento di grande importanza storica (gli amati sono la più antica dinastia di artigiani liutai cremonesi). Grazie a una procedura innovativa, già applicata a un guadagnini del 1753, la luce di elettra è in grado di fornire una descrizione incredibilmente accurata delle condizioni e delle eventuali patologie di violini e viole, di esaminare lo stato degli incollaggi, di confermare le diverse essenze dei legni utilizzati. con nicola sodini (elettra sincrotrone trieste), davide gasparotto (galleria estense), alberto giordano modera alberto giordano
Intermezzi musicali Laura Furlan (violino) e Dragana Gaijc (violino)
Laura Furlan inizia lo studio del violino sotto la guida di Enriketa Cefa. Ha frequentato corsi di perfezionamento tenuti dal maestro dejan bogdanovic e ruxandra colan. Attualmente è iscritta al conservatorio tartini di trieste e frequenta in nono anno sotto la guida di Massimo Belli.
Dragana Gaijc nasce nel 1993 e inizia lo studio del violino all'età di 9 anni presso la scuola di musica stevan stojanovic mokranjac, sotto la guida di Evelina Paprotzka. Conclude gli studi in Bosnia ottenendo la valutazione massima. Ha poi frequentato dei corsi di perfezionamento con i maestri vladimir markovic, g. poulet, evgenia kravcev. Attualmente è iscritta al Conservatorio Tartini di trieste, dove frequenta il secondo anno di triennio superiore nella classi di Massimo Belli.
L'evento fa parte del ciclo "Aperitivi scientifici" organizzati dal Comune di Trieste-Area Educazione, in collaborazione con l’Area Cultura nell’ambito del Protocollo Trieste città della conoscenza.