pentaGramma: Eugenio Visnoviz, un paradigma della cultura musicale a Trieste nel primo novecento
a cura di Ivano Cavallini con la collaborazione di Massimo Favento
giovedì 4 ottobre 2012 - ore 18.30
Sala Victor de Sabata - Ridotto del Verdi
Ingresso libero
in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Solo nell’ultimo tratto dell’Ottocento l’Italia volse lo sguardo alla sinfonia e alla musica da camera. A Trieste, invece, lungo l’intero arco del secolo, la vita musicale fu contrassegnata da un’attività strumentale vivace e continua grazie allo stretto contatto con la civiltà austrotedesca. L’attitudine a eseguire le partiture più rimarchevoli del Classicismo viennese e dei romantici fu per il capoluogo giuliano un fatto spontaneo, testimoniato, per citare alla rinfusa, dai gruppi di Scaramelli, Heller, Castelli e Jancovich. In questo contesto si colloca il “caso Eugenio Visnoviz”, pianista virtuoso e compositore scomparso prematuramente. Il suo genio fiorì nel momento in cui Trieste , reciso il rapporto con l'Europa centrale e divenuta da centro cosmopolita una città di frontiera, toccò paradossalmente il vertice della propria cultura in uno stato di spaesamento. Autore dotato, Visnoviz sviluppò un personale disegno compositivo all’insegna di Brahms, interpretabile, forse,come una fuga dalla realtà per una ricerca di sicurezza in un passato florido, mitteleuropeo,autenticamente triestino.
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Riflettori accesi su alcuni dei protagonisti rilevanti della storia musicale di Trieste nel '900: musicisti quali Viozzi, Levi, Coral, Visnoviz e Busoni sono al centro dei cinque appuntamenti “tra musica e parole” del nuovo ciclo di pentaGramma, realizzato dal Conservatorio Tartini a cura del direttore Massimo Parovel e della docente Rita Verardi .
pentaGramma ha affidato a studiosi e musicisti che hanno operato e tuttora operano all'interno del Conservatorio - alcuni ne sono stati anche prestigiosi studenti - una ricognizione viva e articolata sulla vita musicale di Trieste per quasi un secolo: Ivano Cavallini, Massimo Favento, Fedra Florit, Adriano Martinolli D'Arcy, Maria Letizia Michielon, Fabio Nieder, Paolo Da Col, Elia Macrì, Marco Sofianopulo rintracceranno i fili sottili che hanno collegato così diversi compositori al Conservatorio, al Teatro Verdi, alla vita musicale e culturale della città, evidenzieranno il valore del loro contributo che va ben oltre i confini locali, e la ricchezza di un'eredità intellettuale che continua a dare frutti.
La scelta operata dal Tartini per questa terza edizione permette a pentaGramma di sintonizzarsi con due appuntamenti speciali della stagione sinfonica d'autunno del Teatro Verdi: il 5 e 6 ottobre le due prime esecuzioni in epoca moderna di musiche di Visnoviz e, il 26 e 27 ottobre la prima esecuzione moderna del “Sabato del villaggio” di Busoni, opere riportate alla luce dopo quasi un secolo di oblio. Grazie alla crescente collaborazione e al raggiunto accordo fra il Tartini e il Verdi, gli incontri saranno ospitati nella Sala Victor de Sabata del Ridotto del Teatro alle 18.30, con ingresso libero.
Alcuni degli appuntamenti sono inoltre realizzati con la collaborazione di Associazione Chamber Music, Associazione Chromas, Circolo della Cultura e delle Arti, Civico Museo Teatrale "C.Schmidl", della RAI Sede regionale per il FVG e della Cappella Civica del Comune di Trieste.