pentaGramma: Libri parlanti, Vito Levi e la Biblioteca del Conservatorio di Trieste
a cura di Paolo da Col con la partecipazione di Karina Oganjan ed Elia Macrì
giovedì 8 novembre 2012 - ore 18.30
Sala Victor de Sabata - Ridotto del Verdi
Ingresso libero
in collaborazione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
in collaborazione con il Circolo della Cultura e delle Arti
Nelle parole di Umberto Eco, «la biblioteca non è una somma di libri, è un organismo vivente con una vita autonoma». La verità di questa affermazione risiede forse nei tratti peculiari e ‘parlanti’ di ogni biblioteca, che rappresentano al contempo il sedimento di una storia passata e le fondamenta di una storia futura. La biblioteca del Conservatorio di Trieste, frutto di acquisti operati a più riprese e di lasciti di alcuni interpreti della ricca vita musicale triestina tra Otto e Novecento, riassume e testimonia in sé quel passato e nutre con i suoi costanti aggiornamenti la formazione e la conoscenza delle nuove generazioni. Ma porta in sé un’impronta significativa, che le è stata conferita da chi per più tempo e con maggiore e pregnante incisività l’ha diretta e formata: Vito Levi. Presso il Conservatorio triestino e le istituzioni che ne precedettero l’istituzione, Levi unì infatti all’insegnamento della composizione e della Storia della Musica la direzione della biblioteca. Le sue acquisizioni compongono un’ampia e scelta raccolta di testi musicali e musicologici del Novecento, viva espressione di una vasta e aggiornata cultura. La biblioteca conserva inoltre un’ideale galleria di perle bibliografico-musicali dei secoli precedenti, che Levi riunì grazie alla sua natura di raffinato e appassionato bibliofilo.
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Riflettori accesi su alcuni dei protagonisti rilevanti della storia musicale di Trieste nel '900: musicisti quali Viozzi, Levi, Coral, Visnoviz e Busoni sono al centro dei cinque appuntamenti “tra musica e parole” del nuovo ciclo di pentaGramma, realizzato dal Conservatorio Tartini a cura del direttore Massimo Parovel e della docente Rita Verardi .
pentaGramma ha affidato a studiosi e musicisti che hanno operato e tuttora operano all'interno del Conservatorio - alcuni ne sono stati anche prestigiosi studenti - una ricognizione viva e articolata sulla vita musicale di Trieste per quasi un secolo: Ivano Cavallini, Massimo Favento, Fedra Florit, Adriano Martinolli D'Arcy, Maria Letizia Michielon, Fabio Nieder, Paolo Da Col, Elia Macrì, Marco Sofianopulo rintracceranno i fili sottili che hanno collegato così diversi compositori al Conservatorio, al Teatro Verdi, alla vita musicale e culturale della città, evidenzieranno il valore del loro contributo che va ben oltre i confini locali, e la ricchezza di un'eredità intellettuale che continua a dare frutti.
La scelta operata dal Tartini per questa terza edizione permette a pentaGramma di sintonizzarsi con due appuntamenti speciali della stagione sinfonica d'autunno del Teatro Verdi: il 5 e 6 ottobre le due prime esecuzioni in epoca moderna di musiche di Visnoviz e, il 26 e 27 ottobre la prima esecuzione moderna del “Sabato del villaggio” di Busoni, opere riportate alla luce dopo quasi un secolo di oblio. Grazie alla crescente collaborazione e al raggiunto accordo fra il Tartini e il Verdi, gli incontri saranno ospitati nella Sala Victor de Sabata del Ridotto del Teatro alle 18.30, con ingresso libero.
Alcuni degli appuntamenti sono inoltre realizzati con la collaborazione di Associazione Chamber Music, Associazione Chromas, Circolo della Cultura e delle Arti, Civico Museo Teatrale "C.Schmidl", della RAI Sede regionale per il FVG e della Cappella Civica del Comune di Trieste.