Sottoscritta oggi la convenzione quadro fra la Fondazione teatro lirico “G. Verdi” e il Conservatorio Tartini
Nuove forme di collaborazione a vantaggio degli studenti e nel segno della ottimizzazione per l’uso di spazi, strumenti, iniziative didattiche, di formazione, scambio e produzione artistica. L’attenzione anche al networking musicale sul territorio e allo scambio di know how legato ai rapporti internazionali.
Il Sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste Stefano Pace e il Presidente del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste Lorenzo Capaldo hanno siglato nella giornata di oggi, martedì 4 ottobre, la Convenzione Quadro operativa fra le due istituzioni muscali già nelle scorse stagioni, collaudata con successo e rinnovata adesso con la previsione di ulteriori forme di vantaggiosa sinergia.
Fra gli obiettivi principali della Convenzione spicca l’attenzione al networking: attraverso il sostegno e potenziamento, in un’ottica di sistema, delle relazioni e interazioni fra enti e istituzioni musicali che operano sul territorio in funzione educativa, formativa, di produzione e promozione artistica. Così come lo scambio legato ai rispettivi rapporti internazionali, rendendo reciprocamente disponibili il know-how e i contatti acquisiti, oltre alla reciproca condivisione di informazioni, procedure, competenze e conoscenze professionali, a supporto dei rispettivi servizi tecnici, informatici, amministrativi e di comunicazione, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione amministrativa, della partecipazione ad attività formative e corsi di aggiornamento professionale.
Agli studenti del Conservatorio saranno assicurati, prioritariamente rispetto agli altri studenti, modalità di accesso, contingenti di biglietti e abbonamenti a condizioni di particolare favore per assistere alle prove aperte al pubblico ed agli spettacoli realizzati o coprodotti dalla Fondazione. A favore degli studenti del Tartini potranno inoltre essere organizzati, a cura della Fondazione Verdi, seminari di carattere formativo relativi alle prassi amministrativo-fiscali-contrattuali. La Fondazione, di concerto col Conservatorio, potrà anche avvalersi della prestazione di collaborazioni di carattere musicologico/storiografico coinvolgendo studenti dei corsi superiori e/o docenti delle Classi di Composizione, Storia e di altre discipline del Conservatorio. Formazioni orchestrali della Fondazione potranno rendersi disponibili a supporto del Corso di Direzione d’Orchestra del Conservatorio Tartini, unico attualmente attivo in Friuli Venezia Giulia. E il Conservatorio Tartini metterà a disposizione il proprio materiale strumentale a supporto delle produzioni del Verdi, così come le proprie strutture e dotazioni di equipaggiamenti riguardanti la bassa latenza – sistema LoLa per eventuali eventi, ideati e progettati d’intesa con la Fondazione che prevedano esecuzioni in simultanea con esecutori in diverse sedi. Compatibilmente con la rispettiva programmazione interna, la Fondazione ed il Conservatorio mettono a reciproca disposizione, per le finalità istituzionali, il materiale musicale, bibliografico, discografico, archivistico e documentale in loro possesso. Il Conservatorio mette a disposizione della Fondazione il proprio laboratorio di catalogazione musicale per la valorizzazione e la fruizione on-line del materiale bibliografico, nonché strumenti musicali e attrezzature con i soli oneri di trasporto e di assicurazione. Nei limiti delle proprie disponibilità di programmazione, la Fondazione metterà a disposizione del Conservatorio sale adeguate alle esigenze dell'Istituto, per eventi di produzione o divulgazione.
Proprio in occasione della sottoscrizione della Convenzione Quadro è stato presentato l’evento concertistico in programma sabato 8 ottobre (ore 20.00), nella Sala De Banfield – Tripcovich che vedrà protagonista l’Orchestra Sinfonica “BENSO” composta dagli Studenti della Facoltà di Musica di Belgrado e dell’Accademia delle Arti di Novi Sad (Serbia). Il concerto è proposto nell’ambito dell’Accordo di Cooperazione Culturale e di Istruzione fra Italia e Serbia, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana capofila il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Il concerto affonda le sue radici nell’accordo di collaborazione firmato nel novembre del 2009 fra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Serbia, per la realizzazione di eventi culturali e scientifici. Il progetto è iniziato lo scorso anno con la tournée dell'Orchestra Sinfonica Nazionale degli studenti dei Conservatori italiani. Quest'anno, l'Orchestra Sinfonica “BENSO”, nata dalla collaborazione tra la Facoltà di Musica dell'Università delle Arti di Belgrado e dell'Accademia delle Arti di Novi Sad, avrà l'occasione di esibirsi in un tour italiano che toccherà Trieste e Milano. L'Orchestra terrà per la prima volta dei concerti al di fuori del suo Paese. L'aspetto più significativo del progetto è quello di creare tra gli studenti un'importante occasione di collaborazione e di socializzazione attraverso questa esperienza professionale che li arricchirà artisticamente ed umanamente. Il programma dei quattro concerti è stato attentamente costruito con l'obiettivo di promuovere i valori del grande patrimonio culturale serbo e italiano. Il linguaggio universale della musica ha sempre avuto la capacità di accomunare persone, popoli e culture diverse.
Il concerto di sabato 8 ottobre proporrà pagine musicali di P. I. Čajkovskij (Capriccio italiano op. 46, Marcia slava op. 31), Gioachino Rossini (Introduzione, Tema e Variazioni per clarinetto e orchestra) solista il clarinettista italiano Daniel Roscia, di Nikolaj Rimskij-Korsakov (Fantasia su temi serbi op. 6 ) e di Stevan Hristić (Leggenda di Ocrida, frammenti). Dirigerà l’Orchestra, composta da un organico di 70 elementi, il Maestro Bojan Suđić, considerato uno dei maggiori Direttori d'orchestra della Repubblica Serba, direttore dell'Orchestra Sinfonica e del Coro della Radio e Televisione Serba (RTS) e direttore artistico della Produzione Musicale della RTS. Attualmente è professore ordinario alla Facoltà di Musica dell'Università delle Arti di Belgrado ed è direttore dell'Orchestra Sinfonica della stessa Facoltà.
Le musiche in programma sono tratte dal grande repertorio sinfonico di ispirazione italiana e serba, iniziando con Il Capriccio italiano op. 45 di P.I. Čajkovskij, composto tra gennaio e maggio del 1880. L'opera fu ispirata dal viaggio che il compositore intraprese a Roma alla fine del 1879. La città eterna lo entusiasmò con il fascino della sua antica grandiosità e la suggestione della vita popolare. Introduzione, Tema e Variazioni per clarinetto e orchestra in si bemolle maggiore di Gioachino Rossini è una delle composizioni più eseguite dell'intera letteratura di questo strumento. L'autore compose quest'opera durante gli anni turbolenti dei suoi studi, probabilmente intorno al 1809. La Fantasia su temi serbi op. 6, per orchestra sinfonica, di Nikolaj Rimskij-Korsakov è la prima importante composizione di un autore russo basata su alcune melodie popolari serbe. Fu scritta intorno agli anni '60 del XIX secolo, su iniziativa di M. Balakirev. I motivi della creazione di quest'opera furono l'Esposizione etnografica russa, che ebbe luogo a Mosca nel 1867, ed il Congresso slavo tenutosi nello stesso anno a San Pietroburgo. In occasione di queste manifestazioni fu realizzato un concerto con brani ispirati a temi originali slavi. Il balletto in quattro atti Ohridska legenda (La leggenda di Ocrida), capolavoro del compositore Stevan Hristić, è una delle opere più rappresentative della musica serba, importante per la sua lunghezza compositiva ed inoltre insuperabile per il numero di rappresentazioni effettuate sui palcoscenici internazionali.
Il clarinettista Daniel Roscia, diplomato al Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Riva del Garda, si è perfezionato in Clarinetto basso con il docente Lorenzo Guzzoni e con Davide Pietro Lattuada e Paul Richards. Ha fatto parte dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori dal 2012 ed è stato selezionato come solista (in duo) con l’Orchestra Haydn di Bolzano.
L’ingresso al concerto è libero e aperto alla città.