I concerti del Conservatorio
Arvid Gast – organo
Musiche di Buxtehude, Danksagmüller, Bach, Medek, Mendelssohn Bartholdy
Sala Tartini - Mercoledì 27 novembre 2019, ore 20.30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
in collaborazione con Musikhochschule Lübeck
PROGRAMMA
Dietrich Buxtehude:
Toccata in Fa Maggiore BuxWV 156 1637 – 1707
Franz Danksagmüller:
Estampie
(Composta per il 1° concorso organistico internazionale D. Buxtehude di Lubecca, 2007)
Johann Sebastian Bach:
Allein Gott in der Höh’ sei Ehr BWV 663 (dai 18 Corali di Lipsia)
Fantasia e Fuga in sol minore BWV 542
Tilo Medek:
Gebrochene Flügel - Broken Wings (1975)
Felix Mendelssohn Bartholdy:
Sonata in Sib Maggiore op. 65/4 (Allegro con brio, Andante religioso, Allegretto, Allegro moderato e vivace)
NOTE DI SALA
Il repertorio della musica d’organo abbraccia un arco temporale molto ampio di più di cinque secoli: si tratta di uno strumento dotato di una delle più ricche letterature musicali strumentali, varie nel genere e nello stile di ambito sia sacro, sia profano. Nella Lubecca del 1600, l’eredità dell’organista Franz Tunder e delle sue serate musicali (Abendmusik) passava al famoso Dietrich Buxtehude, che ne sposava, come da tradizione, la figlia; fu in quell’epoca storica che fiorì lo Stylus Fantasticus, non solo in Germania. Anche il giovane Johann Sebastian Bach di Eisenach ne fece ampio ricorso, sicuramente anche a seguito dell’incontro che ebbe con Buxtehude proprio a Lubecca, città dove è attivo e fruisce di questa importante eredità l’interprete della serata.
L’organo si è evoluto nel corso della storia, e conobbe una sorta di nuova rinascita in epoca romantica, quando Mendelssohn iniziò a riscoprire alcune opere corali ed orchestrali di Bach componendo successivamente le sue Sei sonate per organo, che venivano interpretate su strumenti barocchi ancora presenti in Germania. Si può dunque affermare che non solo il repertorio barocco, ma anche gli strumenti storici ebbero una grande influenza sulla composizione di nuove musiche. Oggi, l’Europa musicale continua a riservare all’organo un rilevante ruolo, soprattutto oltralpe tra Germania, Francia e Olanda, dove il repertorio discende da una lunga e diffusa tradizione improvvisativa, che traduce in stilemi e modelli compositivi le pratiche di esecuzione estemporanea.
Arvid Gast è nato a Brema nel 1962 e ha studiato organo e musica sacra ad Hannover. Già nel corso dei suoi studi ha vinto numerosi concorsi organistici e ha assunto nel 1990 la carica di organista e maestro del coro presso la Chiesa di San Nicola a Flensburg. Nel 1993 è stato nominato professore di organo presso l’Università di Musica e Teatro “Felix Mendelssohn Bartholdy” di Lipsia e organista all’Università della stessa città. Dal 2004, Arvid Gast è visiting professor di organo e titolare del corso di musica sacra presso l’Accademia di Musica di Lubecca, dove è stato nominato organista della chiesa di San Jacobi che è dotata di tre organi di grande rilievo. Dal 2007 organizza a Lubecca il Concorso triennale “Dietrich Buxtehude”. Negli anni 2008-14 è stato inoltre organista della sala da concerto “Georg Philipp Telemann” di Magdeburgo. Joachim Pliquett, tromba principale della Deutsche Symphonie-Orchester di Berlino, forma con lui dal 1979 un solido duo (www. pliquett-gast.de). Arvid Gast ha insegnato in tutti i paesi europei, in Giappone, Corea, Stati Uniti e Sud America; è stato invitato in giurie di molti prestigiosi concorsi, tra i cui quelli di Tokyo, Graz, Lipsia e Alkmaar. Le numerose registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche testimoniano l’ampiezza e la varietà del suo repertorio. Le opere del barocco tedesco del Nord, di Johann Sebastian Bach e del romanticismo tedesco hanno un ruolo rilevante nel suo repertorio.