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Quando

14 novembre 2020 18:00


I concerti del Conservatorio

Maria Iaiza - pianoforte, Luca Chiandotto - pianoforte, Giorgio Klauer - regia del suono
Musiche di Karlheinz Stockhausen
Sala Tartini - Sabato 14 novembre 2020, ore 18.00
Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria fino a 48 ore prima (email: prenotazioni@conts.it)
In collaborazione con Chromas - Associazione Musica Contemporanea

PROGRAMMA

Karlheinz Stockhausen:
Mantra (1970)

 

NOTE DI SALA

Protagonista è un organico non tradizionale, in cui i pianisti suonano oltre al loro strumento anche cimbali antichi e woodblock, e agiscono sui modulatori ad anello e la radio ad onde corte che compongono la parte dell’elettronica, eseguita congiuntamente al regista del suono.

Il brano catalizza l’intero concerto con una durata di circa 70 minuti: l’evento si apre e si chiude al risuonare del mantra, che costituisce il materiale musicale di base ripetuto per la sua intera durata. In fitti contrappunti o a solo, intero o in frammenti, iper-dilatato o compresso nel tempo, esso crea molteplici zone di colore e carattere musicale dal contemplativo all’aggressivo, dall’agitato al comico: l’ironia e la grandezza di Stockhausen si palesano attraverso dialoghi dal drammatico allo spiritoso che mantengono viva l’attenzione del pubblico in questo rito collettivo dell’ascolto.

Il mantra contiene le 12 note della scala cromatica più una, tutte le gradazioni dinamiche e le principali figurazioni ritmiche; la composizione è articolata in 13 sezioni che riprendono ciclicamente, amplificandole, le parti che compongono il mantra stesso: è quindi evidente come Stockhausen abbia voluto comporre un rituale in musica, in cui l’universo generato dalle permutazioni del mantra è racchiuso entro l’alfa e l’omega dell’enunciato del mantra stesso e si espande dal pianoforte con le vibrazioni dei cimbali e le trasformazioni del suono elettronico.

 

Maria Iaiza

Diplomata col massimo del voti e lode al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste sotto la guida di Teresa Trevisan nel 2020, si dedica con grande interesse alla musica contemporanea. Si perfeziona in questo ambito presso il Divertimento Ensemble di Milano con Maria Grazia Bellocchio e ha all’attivo diversi progetti multiartistici. Grazie al programma Erasmus, ha studiato al Riam di Dublino con Therese Fahy e presso l’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna con Antoinette van Zabner.

Si è perfezionata seguendo masterclass con pianisti di fama, quali Andrej Jasinsky, Aquiles delle Vigne, Roberto Cappello, Milana Chernyavska, Daniel Rivera, Pierluigi Camicia, Ayami Ikeba, Irene Russo, Maurizio Baglini, Anna d’Errico.

Ha ottenuto il Primo Premio in diversi concorsi quali il Concorso per Giovani Musicisti “Città di Palmanova”, l’International Competition for Young Pianists di Bitola (Macedonia), il Concorso Internazionale “Città di Stradella”, il Concorso Internazionale “Lia Tortora” di Città della Pieve, il Concorso Internazionale di Musica della Val Tidone, il Concorso Pianistico Internazionale di Vinci (FI), il Concorso Pianistico Internazionale “Città di Spoleto”.

Si è esibita in Recital solistici in Italia, Slovenia e Croazia e recentemente per stagioni di musica contemporanea come DEstate alla Fabbrica del Vapore di Milano, il festival Satierose al Teatro Miela, presso l’Ateneo Veneto di Venezia, il Festival del Cinema Muto di Pordenone.

È risultata vincitrice della borsa di studio " L. Mari" come miglior diplomata in pianoforte dell'anno accademico 2016/2017 del Conservatorio “J. Tomadini” di Udine ed ha ricevuto il supporto della Fondazione Ananian nel 2017 e 2019.

Ha una predilezione per le avanguardie del Novecento e nel 2019 ha vinto il Premio “R. Di Cecco” a Trieste, dedicato a tale repertorio.

 

Luca Chiandotto

Vincitore del Premio Brunelli 2018, riservato ai migliori diplomati italiani dell'anno precedente e finalista all'Isidor Bajic Piano Memorial Competition 2018 di Novi Sad, Luca Chiandotto si è diplomato nel 2019 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d'onore al Biennio di Pianoforte ad Indirizzo Interpretativo, con un'esecuzione dell'Offerta Musicale di Bach. Ha frequentato il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe di Flavio Zaccaria. Attualmente si perfeziona con Ayami Ikeba presso l’Università delle Arti di Graz e con Marian Mika, presso l'Accademia Chopin di Padova ed è stato allievo di docenti di chiara fama, quali Benedetto Lupo, Irene Veneziano, Alessandro Taverna, Aquiles Delle Vigne.

Studente "Erasmus" nell'a.a. 2015/2016, ha frequentato l’Università Mozarteum di Salisburgo nella classe di Klaus Kaufmann. Si è esibito in numerose sale da concerto in Italia e all'estero, tra cui la Sala del Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, il Museo di S. Caterina di Treviso, la Sala dei Giganti di Padova, la Showroom Fazioli di Milano, il Museo Civico di Radovlijca (SL) e la Wiener Saal di Salisburgo.

Di rilievo è stata la sua partecipazione all'annuale “Concerto al buio” presso l'Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste nel 2019: un recital eseguito interamente senza la minima fonte luminosa, nel cartellone del noto festival “Nei suoni dei luoghi”.

Come solista con l'orchestra, debutta nel 2016 con l’Orchestra del Conservatorio di Trieste, diretta da Romolo Gessi, suonando in cinque date il concerto KV 414 di Mozart. Nel 2018 esegue il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony, diretta da Radan Jovanović.

Ha una predilezione per le avanguardie del Novecento e nel 2019 ha vinto il Premio “R. Di Cecco” a Trieste, dedicato a tale repertorio.

 

Giorgio Klauer

Docente di Informatica musicale presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, compositore e interprete di musica elettroacustica. Il suo campo di interesse come compositore di musica elettroacustica e mista per strumenti ed elaboratore consiste nell’applicazione degli argomenti del sound and music computing, in particolare la descrizione qualitativa del suono, la sintesi sonora e i sistemi interattivi.

Avvicinatosi di recente al campo del design dell'interazione sonora e alla sound art, ha avviato un graduale ripensamento della musica d'arte basato sulla metodologia e l'attitudine alla ricerca, dedicando particolare attenzione al momento della produzione musicale e alla realizzazione dell'evento artistico come modi di creare e trasferire conoscenza.

Impegnato nella comunicazione e nell'innovazione delle pratiche musicali che utilizzano le tecnologie, ha coordinato progetti di formazione e organizzato attività di produzione e ricerca, tra gli altri, nell'ambito del Sound and Music Processing Lab (Università/Conservatorio di Padova), del collettivo Cantierezero, quale membro direttivo dell'Associazione di Informatica Musicale Italiana e del Coordinamento Nazionale dei Docenti di Musica Elettronica.