I concerti del Conservatorio
Patriarcharum concentus
ODHECATON: Guy James, Andrea Arrivabene, Gianluigi Ghiringhelli - controtenori; Vincenzo Di Donato - tenore, organo; Luca Dordolo, Gianluca Ferrarini - tenori; Marco Scavazza - baritono; Enrico Bava - basso; Paolo Da Col - direzione
Musiche di autori del Patriarcato Aquileiese e internazionali del primo Rinascimento
Prenotazione obbligatoria fino a 48 ore prima (email: prenotazioni@conts.it) e comunque fino ad esaurimento posti - max 80 -
Chiesa Evangelica Luterana - Lunedì 23 novembre 2020, ore 20:30
In collaborazione con Chamber Music
Come è noto, del ricco e originale patrimonio musicale fiorito in età medievale nella vasta area del Patriarcato di Aquileia poco è giunto fino a noi e quanto resta negli antichi codici è prevalentemente monodia liturgica o paraliturgica.
Ciò non vuol dire che il territorio regionale, che era un po’ il cuore del patriarcato, abbia ignorato gli sviluppi dell’arte polifonica: a dimostrarlo basterebbe quel piccolo corpus di polifonie primitive presente in codici conservati nel Museo archeologico di Cividale (alcune delle quali non trovano riscontri altrove). Tra la fine del XIV e i primi decenni del XV secolo, favorite dai patriarchi e talora stimolate dalla presenza di maestri franco-fiamminghi, crebbero e si organizzarono diverse cappelle musicali (Cividale, Udine, Aquileia, Gemona, San Daniele, Pordenone, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento, Sacile, Gorizia, Trieste…) nelle quali certamente, stando alle testimonianze storico-archivistiche, trovava spazio anche la pratica polifonica soprattutto in occasione delle numerose solennità religiose (e civili).
Il concerto Patriarcharum concentus vuole pertanto offrire un’esemplificazione della ricchezza di linguaggi e forme musicali (sequenze, discanti, laude, mottetti, mottetti celebrativi, madrigali ecc.) praticate prevalentemente tra XV e XVI secolo nella vasta area del patriarcato, luogo di incontro di lingue e culture diverse e di scambi di conoscenze. Saranno presentate pagine rare e preziose opera di autori locali o attivi in loco (come Cristoforo da Feltre, Pietro Capretto, Francesco Santacroce, accanto a pagine di autori “internazionali” del primo Rinascimento le cui musiche si trovano in codici appartenuti ad istituzioni del patriarcato (Jean Mouton, Loyset Compère).
[Franco Colussi]
Odhecaton
L’ensemble Odhecaton, sin dal suo esordio nel 1998, ha ottenuto alcuni dei più prestigiosi premi discografici e il riconoscimento, da parte della critica, di aver inaugurato nel campo dell’esecuzione polifonica un nuovo atteggiamento interpretativo, che fonda sulla declamazione della parola la sua lettura mobile ed espressiva della polifonia. L’ensemble vocale deriva il suo nome da Harmonice Musices Odhecaton, il primo libro a stampa di musica polifonica, pubblicato a Venezia da Ottaviano Petrucci nel 1501. Il suo repertorio d’elezione è rappresentato dalla produzione musicale europea tra Quattro e Seicento. Odhecaton riunisce alcune delle più scelte voci maschili italiane specializzate nell’esecuzione della musica rinascimentale e preclassica sotto la direzione di Paolo Da Col. L’ensemble ha registrato quattordici CD, dedicati rispettivamente a musiche di Gombert, Isaac, Josquin, Peñalosa, ai maestri della Picardie, ai compositori spagnoli e portoghesi attivi nel Seicento nelle isole Canarie, a Palestrina, Monteverdi, Carlo Gesualdo, Orlando di Lasso e Alessandro Scarlatti e Loyset Compère. Con questi programmi Odhecaton è ospite nelle principali rassegne in Europa e America e ha ottenuto i maggiori riconoscimenti discografici: Grand prix international de l’Académie du disque lyrique, diapason d’or de l’année, 5 diapason (Diapason), choc (Classica), disco del mese (Amadeus e CD Classics), cd of the Year (Goldberg), Editor’s choice (Gramophone). Odhecaton ha prodotto l’Amfiparnaso di Orazio Vecchi, con la partecipazione dell’attore Enrico Bonavera e le scene disegnate da Lele Luzzati. Negli ultimi anni Odhecaton ha rivolto grande parte del proprio impegno interpretativo alla musica sacra di Claudio Monteverdi e al repertorio contemporaneo (Sciarrino, Scelsi, Pärt, Rihm, de Pablo, De Stefani). Per le celebrazioni monteverdiane del 2017 Odhecaton ha partecipato all’esecuzione del film documentario per la televisione ARTE «Monteverdi, aux sources de l’Opéra» con regia di Philippe Béziat e ha realizzato una registrazione dedicata alla produzione sacra della maturità del compositore cremonese (Monteverdi in San Marco, Arcana). A Odhecaton è stato conferito nel 2018 il Premio Abbiati della critica musicale italiana per le sue esecuzioni, che la giuria ha indicato quale «paradigma di stile, chiarezza espositiva e nobilitazione degli spazi sonori nei quali risuonano».
Paolo Da Col
Ha compiuto studi musicali al Conservatorio di Bologna e musicologici all’Università di Venezia e presso il Centre d’Études Supérieures de la Renaissance di Tours. Sin da giovanissimo ha orientato i propri interessi al repertorio della musica rinascimentale e preclassica, unendo costantemente ricerca ed esecuzione. Ha fatto parte per oltre vent’anni di numerose formazioni vocali italiane, tra le quali la Cappella di S. Petronio di Bologna e l’Ensemble Istitutioni Harmoniche. È bibliotecario del Conservatorio di Trieste. Dal 1998 dirige l’ensemble vocale Odhecaton. Ha collaborato con Luigi Ferdinando Tagliavini alla redazione della rivista L’Organo, e in qualità di critico musicale con varie riviste specializzate, ha diretto il catalogo di musica dell’editore Arnaldo Forni di Bologna, è curatore di edizioni di musica strumentale e vocale, autore di cataloghi di fondi musicali e di saggi sulla storia della vocalità. Collabora all’edizione critica delle opere di Carlo Gesualdo da Venosa e Giuseppe Tartini.