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Quando

3 maggio 2017 20:30


I concerti del Conservatorio: "Après une lecture de Liszt"

Giuseppe Albanese – Pianoforte
Musiche di Franz Liszt
Sala Tartini - Mercoledì 3 maggio 2017 – ore 20.30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)

PROGRAMMA

Franz Liszt

Au bord d'une source (da Années de Pèlerinage, Premièr Année. Suisse)

Les Jeux d'eaux à la Villa d'Este (da Années de Pèlerinage, Troisième Année)

St. François de Paule: marchant sur les flots (da Deux Légendes)

Danse des Sylphes (da "La dannazione di Faust" di Berlioz)

Isoldens Liebestod (da "Tristano e Isotta" di Wagner)

Réminiscences de Norma (da "Norma" di Bellini)

 

NOTE DI SALA

Après une lecture de Liszt

Il significato di "Dopo una lettura di Liszt" è qui duplice: da un lato si riferisce all'opera del compositore, scaturita a seguito di svariate letture tratte da Schiller, San Giovanni Evangelista, Miscimarra, Goethe, Wagner, Soumet; dall'altro all'insieme dei brani qui presenti che formano uno spaccato della percezione lisztiana della realtà. Nei suoi saggi di estetica musicale, Liszt esprime la sua fede incrollabile nella musica in quanto espressione squisitamente musicale di contenuti umani. Ecco perché ogni singolo pezzo di questo programma contiene in sé e nel suo titolo un riferimento extra-musicale (un paesaggio, un sentimento, una storia, una poesia, un'architettura, ecc.). È il Liszt viaggiatore, primo concertista della storia in senso moderno e autore delle Années de Pèlerinage che, idealmente, narra un'Europa da lui già vissuta come unica grande regione. Con un tale "Virgilio" di visionaria sensibilità, è affascinante scoprire in cosa Liszt trasformi tutto ciò su cui il suo sguardo si posa: la sua "lettura", appunto.

 

Giuseppe Albanese

Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo "Fantasia", con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG "Après une lecture de Liszt", interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l'opera omnia di Bartók in 32 cd, la sua registrazione (in prima mondiale) del brano "Valtozatok" (Variazioni).

Regolarmente invitato da autorevoli ribalte internazionali (il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l'Auditorium Amijai di Buenos Aires; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona) si esibisce per importanti festival quali il Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, il Castleton di Lorin Maazel (USA), l'Internazionale di Brescia e Bergamo, il "MiTo" Settembre- Musica, la Biennale Musica di Venezia, oltre al Festival di Colmar (Francia), En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo) e il Tongyeong Festival (Corea). Ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri (il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell'Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l'Arena di Verona ecc.). Già “"Premio Venezia" 1997 all'unanimità, ha vinto il Primo premio al "Vendome Prize" 2003 (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate): un evento definito da Le Figaro "...il concorso più prestigioso del mondo attuale".

Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con tesi sull'Estetica di Liszt) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di "Metodologia della comunicazione musicale" presso l'Università di Messina.

Insegna attualmente Pianoforte al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.