I concerti del Conservatorio: "Evocación y danza"
Nostalgie iberiche e metamorfosi faustiane
Marina Feruglio – Pianoforte
Musiche di Albéniz, Debussy, Granados, De Falla, Ravel, Liszt
Sala Tartini - Mercoledì 27 giugno 2018 – ore 20.30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
PROGRAMMA
Isaac Albéniz: dal I quaderno della Suite Iberia - n. 1 - Evocation
Claude Debussy: dal I libro dei Préludes - n. 9 - La sérénade interrompue
Enrique Granados: Allegro de concierto op. 46
Manuel de Falla: da El Amor Brujo - Danza ritual del fuego
Maurice Ravel: da Miroirs - n. 4 - Alborada del gracioso
Franz Liszt: Sonata in si minore
Lento assai - Allegro energico - Agitato - Grandioso, dolce con grazia -
Cantando espressivo - Andante sostenuto
NOTE DI SALA
La cultura iberica si materializza in un'atmosfera nostalgica ed evocatrice attraverso la forza dei suoi ritmi travolgenti, la piacevolezza delle tiepide nottate andaluse e la spensieratezza delle serenate gitane. I colori e i profumi dell'Andalusia trapelano dalle melodie del cante jondo tra echi di dolcezza sognante e languidi pensieri d'amore.
Sonorità pizzicate, arpeggi rapidi e secchi e note ribattute rimandano ai tipici rasgueados chitarristici, al crepitio ostinato delle nacchere e al battito cadenzato di mani e piedi del baile flamenco andaluso.
Questo repertorio, affine alla poetica chopiniana per la sua sensualità armonica e il rubato, si caratterizza per una raffinata ricerca sonora, arricchita da varietà timbriche atte a trarre dal pianoforte sonorità orchestrali inattese e un inguaribile gusto romantico carico di fantasia e di immaginazione.
L'evocazione di scene di danza alternate al canto, di gusto popolare e zingaresco nella musica spagnola, conserva l'intensa emozione del flamenco accesa dal duende e può essere posta a confronto con le atmosfere esoteriche e appassionate da cui prende l'avvio il mito faustiano.
Il rito stregonesco volto a fugare le superstizioni gitane e ad allontanare gli spiriti del male nella Danza ritual del fuego anticipa le continue trasformazioni di forze oscure e demoniache della Sonata di Liszt, i cui ritmi ossessivi sembrano ipnotizzare l'ascoltatore in una visione che scorre al confine tra sogno e realtà.
In queste pagine di diabolica brillantezza e di virtuosismo dalla scrittura sensazionale, la libertà improvvisativa e l'estro creativo, fatto di accensioni subitanee ed impressioni coloristiche, si snodano, al pari di quell'immediatezza gitana della musica spagnola, in movimenti continui ed ondeggianti nel fuggitivo, nell'infinito.
Marina Feruglio. Nata a Trieste nel 1992, incomincia lo studio del pianoforte a sette anni sotto la guida di Tamara Razem.
Nel 2003, dopo aver vinto il Primo premio al "Concorso per giovani pianisti del litorale adriatico", si iscrive al Conservatorio "G. Tartini", dove prosegue gli studi con Lorenzo Baldini e Gabriele Maria Vianello. Prende parte a numerose esibizioni pubbliche e concorsi in regione, tra cui spiccano i Primi premi assoluti al Concorso "Spincich" di Trieste (2005) e alla "Linussio Competition" di Tolmezzo (2008).
Dal 2010 è allieva di Maria Letizia Michielon e nel corso dei suoi studi partecipa a diverse master classes tenute da importanti maestri quali: S. Gadjiev, P. de Maria, R. Kinka, K. Barth, R. Smilkov, T. Razem, A. Cesnijevar, V. Zupin, I. Lo Porto, R. Bogdanova, W. Watzinger, C. Karajeva, R. Yovchev, B. Pötsch, J. Kropfitsch, M. Damerini, A. Brendel, P. Badura-Skoda e J. P. Floristán. Viene invitata a suonare a Rovigno alla "Seconda rassegna di giovani pianisti" e prende parte a festivals pianistici a Topolò, Favaro Veneto, Trieste, Mestre, Sacile e Venezia (nella prestigiosa sala dell'Ateneo Veneto).
Nel luglio 2014 e 2016 viene selezionata per partecipare al Festival pianistico "Musica Sostenibile nell'Appennino Toscano", dove si esibisce assieme ad altri 20 musicisti italiani nelle piazze e per le strade di un antico borgo medievale.
Nel 2015 si diploma con il massimo dei voti ed in seguito, grazie al progetto Erasmus di mobilità internazionale, studia per un anno a Vienna presso il "MUK - Musik und Kunst Privatuniversität der Stadt Wien", nella classe di Johannes Kropfitsch.
Nel luglio 2016 viene selezionata tra i 18 migliori diplomati di tutta Italia per partecipare alla "XX Rassegna dei Migliori Diplomati dei Conservatori" di Castrocaro - Classica.
Appassionata di musica spagnola, approfondisce questo repertorio nel "Conservatorio Superior de Música" di Las Palmas de Gran Canaria dove svolge un tirocinio con José Maria Curbelo, allievo di Alicia de Larrocha.
In marzo di quest'anno conclude il Biennio Specialistico Interpretativo presso il Conservatorio "G. Tartini" sotto la guida di Letizia Michielon ottenendo il Diploma Accademico di II livello con il massimo dei voti, la lode e menzione d'onore.
Ha al suo attivo collaborazioni a Las Palmas de Gran Canaria con gruppi da camera e con l' "Orquesta Universitaria Maestro Valle della ULPGC", progetti seguiti rispettivamente da Sara Verona e dalla bacchetta di José Brito, con cui ha appena concluso un tour di concerti nelle Isole Canarie.