I concerti del Conservatorio: “La suite tra poesia, danza e arte”
Viktor Guraziu - pianoforte
Musiche di Debussy, Stravinskij, Musorgskij
Sala Tartini - Mercoledì 29 gennaio 2020, ore 20.30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
PROGRAMMA
Claude Debussy: Suite bergamasque
Prelude, Menuet, Clair de lune, Passepied
Igor Strawinsky: dal balletto “L’uccello di fuoco” (trascrizione di Guido Agosti)
Danse infernale, Berceuse et Finale
Modest Petrovič Mussorgsky: Quadri di un'esposizione
NOTE DI SALA
Il programma del concerto vuole cercare una simbiosi nella commistione tra le arti, elemento che tende a ripetersi spesso nella storia della musica. Debussy afferma ad esempio di poter imparare di più attraverso il contatto con gli artisti e poeti che frequentava nella Parigi di fine '800, piuttosto che dai suoi maestri di composizione. Forte infatti fu il suo legame con poeti e artisti simbolisti della sua epoca, da cui deriva l’ispirazione per la Suite bergamasque, scritta facendo riferimento alla raccolta di poesie “Fetes galantes” dell’amico poeta Paul Verlaine. Ciascun brano prende il titolo da una poesia della raccolta. Molto attivo nello scrivere balletti fu invece Strawinsky che, reduce dall’espatrio dalla Russia, incontra a Parigi l’impresario dei balletti russi Sergei Diaghilev, con cui inizia una prolifica collaborazione dalla quale nasceranno capolavori come i balletti “Petrushka” e la “Sagra della primavera”. L’“Uccello di fuoco” fu il primo balletto commissionato da Diaghilev al compositore. Oggi ne viene presentata una trascrizione realizzata dal grande pianista e didatta italiano Guido Agosti. La pittura trova invece spazio nell’ispirazione di Mussorgsky, che partorisce la celebre suite “Quadri di un’esposizione” grazie all’amicizia con il pittore russo Viktor Hartmann, ai cui quadri si ispira per creare quest'opera. Il pittore muore prematuramente nel 1873 e nell’anno successivo viene prodotta un'esposizione dei suoi quadri all’Accademia Russa di belle arti; Mussorgsky vi partecipa e ne rimane profondamente colpito. In memoria del sodalizio artistico che lo legava al pittore, egli scrive in poche settimane questo ciclo imponente, volta a creare un’arte legata alle radici russe e contrapposta alla tendenza occidentalizzante della corte di Mosca.
Viktor Guraziu Inizia lo studio del pianoforte a 10 anni al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste dove studia nella classe di Massimo Gon. Dopo solo due anni di studio sarà scelto per suonare al concerto di apertura dell’Anno Accademico del Conservatorio in qualità di solista accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’Istituto. Si esibisce nel suo primo recital a 12 anni. Negli anni successivi otterrà vari primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali. Ottiene il diploma ordinamentale con il massimo dei voti al conservatorio “B. Marcello” di Venezia nel 2007. Ha seguito le masterclass di grandi didatti e pianisti, tra cui, Aldo Ciccolini, Dmitri Bashkirov, Elisso Virsaladze, Karl-Heinz Kämmerling. Si perfeziona in importanti scuole di ambito internazionale, per 3 anni al Mozarteum di Salisburgo nella classe del pianista Pavel Gililov, e all’accademia Interazionale di Imola con Leonid Margarius. Nel 2008 risulta vincitore del Premio Casella (secondo premio) al premio pianistico nazionale più importante in Italia, il “Premio Venezia”, a seguito del quale viene invitato ad un ricevimento privato al palazzo Quirinale con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si è esibito in concerti in varie città italiane: Auditorium “Pollini” di Padova, Festival di Portogruaro, a Venezia e Bologna. Di recente completa i suoi studi seguendo i corsi del biennio specialistico al conservatorio di Trieste ottenendo la laurea in pianoforte indirizzo interpretativo nella classe di Giuseppe Albanese.