I concerti del Conservatorio: "La Tecla del Alma"
Paola Erdas – Clavicembalo
Jean Detheux – Live electronic painting
Musiche di De Narvaez, Valente, Palero, De Cabezon, Mudarra, Gesualdo da Venosa
Sala Tartini - Mercoledì 12 dicembre 2018, ore 20:30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
in collaborazione con il Festival Wunderkammer Trieste
NOTE DI SALA
"La Tecla del Alma", tra immagini e suoni, è la via che dalla Spagna porta in Italia; come un mare che muta improvviso, seguente la suggestione del tempo, così le immagini create da Jean Detheux si modellano sui suoni creati da Paola Erdas. La tastiera dell'anima, ovvero la tastiera del clavicembalo e la tastiera del computer, operano insieme a creare uno spettacolo di irripetibile bellezza, palpabile, ma solo per un istante. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Piccolo Festival di Animazione e il Conservatorio "G. Tartini".
Paola Erdas
È cembalista dai molteplici interessi e dal repertorio ampio e poco convenzionale. Inizia gli studi con D. Petech e prosegue con K. Gilbert al Mozarteum di Salisburgo. Attiva anche nel campo della ricerca musicologica, pubblica per la Ut Orpheus di Bologna. I suoi sei CD solistici hanno ricevuto ampi consensi dalla critica internazionale e sono stati per la maggior parte registrati su preziosi strumenti storici. Molte le collaborazioni della Erdas, interessata a spaziare tra i vari repertori e generi musicali e artistici in generale: col liutista Rolf Lislevand, col tablista Shyamal Maitra, col giovanissimo gambista Andrè Lislevand. Con "Su Cantu in sas Laras", spettacolo creato da Sergio Ladu incentrato sulla musica sarda, si produce in veste di attrice e autrice di testi oltre che musicista. Con Claudia Caffagni crea uno spettacolo sulla scrittrice Cristina da Pizzano e uno su Giovanna d’Arco; con Daša Grgič realizza il progetto DIH-respiro sulla corporeità della musica e sul respiro della danza. Ha fondato, assieme ad Andrea Lausi, il Festival Internazionale di Musica Antica Wunderkammer di Trieste. È docente di Clavicembalo nei Conservatori "A. Corelli" di Messina e "G. Tartini" di Trieste.
Jean Detheux
Nato in Belgio nel 1946, svolge brillantemente i suoi studi all’Académie Royale des Beaux-Arts de Liège, e, nel 1971, si trasferisce in Canada dove prosegue la sua carriera di insegnante (Alberta College of Art, Concordia University, Algonquin College, NY University, NY Studio School of Drawing, Painting and Sculpture, Parsons School of Design, ecc.) e di artista, esponendo le sue opere in tutto il mondo. Nel 1996, afflitto da gravi forme di allergie causate dai prodotti chimici usati per dipingere, si trova costretto ad abbandonare la pittura e si rivolge allora alle tecnologie digitali. Questo cambiamento dà luogo ad un intenso periodo creativo che sfocia infine nel cinema di animazione, perciò Detheux si consacra a continuare l’esplorazione del mondo visuale che si era aperta già ben prima del suo ingresso nel mondo digitale, ma senza tradire il suo legame con il "gesto rivelatore": tutto ciò che il corpo può, per "caso", portare all’opera d’arte senza necessariamente passare attraverso un pensiero discorsivo. Da molti anni egli si dedica soprattutto all’esplorazione del dialogo tra la musica e le immagini "astratte" (ascoltare la musica con gli occhi) e collabora quindi con molti musicisti, interpreti, compositori, improvvisatori, in esplorazioni che vanno dalla musica antica alla musica elettronica più estrema, al bruitismo (noise music) in lavori in studio ma anche in "tempo reale" (spettacoli di musica-immagine). La lista dei suoi collaboratori è immensa, e spazia da artisti di musica contemporanea a quelli di musica antica.