I concerti del Conservatorio: "Parole e musica della Grande Guerra"
Serena Arnò – Soprano, Wladimir Matesic – Organo
Voce recitante: Osman Daniel Spangher
Musiche di Dupré, Wolf, Reger, Fauré, Saint - Saëns, Bossi, Sofianopulo, Bach
Sala Tartini - Mercoledì 5 dicembre 2018, ore 20:30
Ingresso libero su prenotazione (tel 040 6724911)
Durante il concerto verranno declamati testi e poesie di: Giovanni Pascoli (1855 - 1912), Gen. Armando Diaz (1861 - 1928), Barone Alfred De Fries-Skene (1870 - 1947), Giuseppe Ungaretti (1888 - 1970), Erich Maria Remarque (1898 - 1970).
NOTE DI SALA
Il primo conflitto mondiale rappresenta un autentico "redde rationem" dei vari nazionalismi europei, fioriti nell'ambito dei moti risorgimentali del secolo precedente. E questa resa dei conti si configura col tempo talmente importante, da coinvolgere anche potenze economiche e militari fino a quel momento sconosciute ai teatri di guerra del vecchio continente: Stati Uniti e Giappone, che si inseriranno in questo teatro di sangue, per la prima volta divenuto "mondiale". Il concerto di questa sera si propone di coinvolgere i presenti in una sorta di documentario musicale, in cui allo strepito delle armi si sostituisca la creatività dei compositori; alcuni di questi proprio in quell'epoca raggiungevano l'acme della propria capacità espressiva, mentre gli altri sono venuti al mondo posteriormente, ma comunque vissuti nei luoghi dei tragici eventi. Inoltre il coinvolgimento di due strumenti apparentemente assai distanti per dimensioni e volume sonoro, ma entrambi presenti sulla scena musicale dalla notte dei tempi - la voce e l'organo - suggerisce una curiosa regia: l'organo, strumento principe di cattolici e protestanti, si farà latore dell'ufficialità della Storia, descrivendo epici momenti di guerra (la rievocazione della battaglia di Verdun, resa dal Poème Héroïque di Marcel Dupré), lo sconvolgimento per il sangue versato da tante giovani vite (cui è dedicata l'oscura e triste Trauerode di Max Reger) e la gioia ritrovata per una vittoria o comunque per la fine di un conflitto pesantissimo (Hora gaudiosa di Marco E. Bossi). La voce del soprano disconoscerà invece questi accenti per comunicare con toni sommessi di preghiera, in particolare nei brani: Gebet, En Prière, Ave Maria, In Paradisum, i testi sacri, sorretti da musica sublime che ci porteranno, come per incanto, sulla sommità di un ideale sacrario su cui meditare, per poi concludere con le parole del grande sommo Bach: "Wir haben genug!", "Ne abbiamo abbastanza!".
Serena Arnò
Nata a Campi Salentina (Lecce), dimostra sin da bambina una grande predisposizione per la musica e per il canto in particolare, iniziando presto a collaborare con diversi cori della sua regione. Dopo aver conseguito la Laurea in Lingue presso l’Università del Salento, si stabilisce a Trieste, dove si specializza presso la Scuola Interpreti e Traduttori. Attualmente è insegnante di lingue straniere. Ha iniziato lo studio del canto iscrivendosi al Triennio Superiore presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Rita Susovsky ed ottenendo brillantemente il Diploma Accademico di I livello. Attualmente è iscritta al Biennio Didattico di Canto sotto la guida della stessa insegnante. Svolge intensa attività concertistica come solista in Italia e all’estero (Slovenia, Croazia, Austria e Germania), partecipando ad importanti festivals dedicati alla musica sacra, tra cui recentemente a Modena (per la Rassegna Internazionale "Armoniosamente"), a Pesaro (per il Festival Organistico Internazionale "Vespri d'organo a Cristo Re"), a Castenaso- Bologna (per il Festival Internazionale "Organi antichi"), a Sankt Peter-Friburgo (Germania), (per il Festival "Internationale Orgel Konzerte") ed a Rovereto (per il Festival Internazionale "W. A. Mozart"). Fa parte della Cappella Civica di Trieste, la più antica istituzione culturale della città, e sostiene spesso anche le parti solistiche nei concerti e nelle celebrazioni liturgiche (trasmesse in diretta su Radio RAI Regionale). Ha inciso un CD per la Tactus, uscito recentemente, in cui ha cantato le parti solistiche nei brani corali dei compositori del '900 sacro a Trieste.
Wladimir Matesic
È titolare della cattedra di Organo presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste e organista co-titolare della Cattedrale di Bologna. Nato a Bologna, dopo avere superato l'esame di Maturità classica con il massimo dei voti, studia Organo, composizione e improvvisazione organistica presso i Conservatori di Piacenza e Bologna e le Musikhochschulen di Freiburg, Luzern e Rotterdam, con i docenti Giuseppina Perotti, Umberto Pineschi, Klemens Schnorr, Theo Flury e Ben Van Oosten. Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI Concorso Organistico Internazionale "Rijnstreek" di Nijmegen (Olanda), nel 2001 il Primo premio assoluto al I Concorso Organistico Nazionale "Benedetto XIII" di Gravina in Puglia e il secondo premio al XXIV Concorso Internazionale "V. Bucchi" di Roma (sez. Organo). Nel 2006 ha conseguito la Laurea in D.A.M.S. presso l'Università di Bologna, con una tesi sulla vita e l'opera dell'organista belga J. N. Lemmens. Ha tenuto oltre 350 concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone. Ha inciso un CD per Carrara e due per la Tactus; un terzo CD è in fase di preparazione per la stessa etichetta discografica.