Seminario - PROSPETTIVE DI MUSICA PER INSIEMI ELETTROACUSTICI -
9 OTTOBRE 2023 - 10.00 - 13.00
AULA 25 E ONLINE
Seminario e tavola rotonda con Arazzi Laptop Ensemble e Milano Laptop Orchestra
La tavola rotonda consta di brevi presentazioni di carattere storico, artistico, tecnico e programmatico seguite da domande e discussioni. Alla sessione segue una pausa, un momento di brainstorming e le conclusioni.
Relatori:
- Davide Gagliardi e Andrea Vigani (Conservatorio di Milano)
- Giorgio Klauer (Conservatorio di Trieste)
- Nicola Privato (Iceland University of the Arts)
- Julian Scordato (Conservatorio di Padova)
- Giovanni Sparano (Conservatorio di Reggio Calabria)
- Paolo Zavagna (Conservatorio di Venezia)
Interventi:
- Il progetto Milano Laptop Orchestra (Davide Gagliardi e Andrea Vigani, Conservatorio di Milano)
- Elementi artistici e di ricerca nelle produzione di Arazzi Laptop Ensemble (Giorgio Klauer, Conservatorio di Trieste)
- Potenziali interessi dell’intelligenza artificiale per un ensemble di laptop, ossia: perché dovrei usare una AI quando la mia patch FM funziona benissimo? (Nicola Privato, Icelandic University of the Arts)
- Strategie di interfacciamento tra musicisti e tecnologie (Julian Scordato, Conservatorio di Padova)
- Strumenti esecutivi di Variations II di John Cage per laptop ensemble (Giovanni Sparano, Conservatorio di Reggio Calabria)
- Formazione di un repertorio per laptop ensemble: il caso di Arazzi Laptop Ensemble (Paolo Zavagna, Conservatorio di Venezia)
La tavola rotonda si svolge in presenza e online. Per l’accesso in presenza, in base ai posti disponibili, è necessario prenotarsi scrivendo al docente referente.
Con Laptop Orchestra si intende un ensemble composto da musicisti e performer che utilizzano il computer ed eventuali dispositivi interattivi per l’esecuzione di opere originali e improvvisazioni. Due tra le caratteristiche del Laptop Orchestra sono la libertà di scelta e costruzione del proprio “strumento” e il coinvolgimento nella co-ideazione dei prodotti musicali. Prevalentemente gli esempi storici di Laptop Orchestra agiscono in ambito accademico e sono costituiti sia da corpo docente che studentesco: tra i primi, Princeton Laptop Orchestra (PLOrk, 2005), Moscow Laptop Cyber Orchestra (CybOrk, 2006), Stanford Laptop Orchestra (SLOrk, 2008).
Nel nord-est d’Italia la testimonianza più interessante e sicuramente più longeva è il gruppo fondato nel 2009 nel contesto dell’Istituto per la musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, denominato Arazzi Laptop Ensemble (ALE). Questo gruppo si è dotato di uno statuto fortemente orientato alla ricerca sperimentale e tra il 2009 e il 2023 si sono succeduti più di 20 esecutori - più della metà professori di Conservatorio, tra cui il decano della musica elettronica in Italia, Alvise Vidolin. Il modello esecutivo attuale dell’Arazzi Laptop Ensemble con i computer sul palcoscenico si intreccia con la performance distribuita, in quanto dati e flussi sonori vengono scambiati tra gli interpreti utilizzando molteplici architetture client-server, sia con forme di rappresentazione a video di eventi e dati in diagrammi di immediata applicabilità estetica.
Il secondo organismo attivo nel nord d’Italia di struttura e finalità in parte analoghe all’ensemble ALE è il Milano Laptop Orchestra (MLOrk), formatosi nel contesto del Conservatorio di Milano e dedicato alla creazione di nuova musica elettronica da camera. L’ensemble è inteso come network di uomini, strumenti musicali e macchine dove i primi comunicano con i secondi attraverso “creative embodied interfaces”.
La sua produzione prevede la progettazione e la costruzione di specifici ambienti sonori interattivi e sistemi di diffusione dedicati ai diversi luoghi di esecuzione ed ai fini espressivi perseguiti, prendendo le mosse dalle seguenti domande: #1 il fine estetico/artistico del progetto giustifica la tecnologia impiegata? #2 esiste almeno un elemento espressivo nel progetto che non può essere rappresentato esclusivamente attraverso strumenti musicali tradizionali? #3 l’interazione uomo/macchina è intrinseca nell’idea generativa del progetto tanto da prevedere la progettazione di specifiche tecniche esecutive legate a gesti strumentali sia reali che
virtuali?
REFERENTE: Giorgio Klauer