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10 luglio 2017 19:00


Trieste Estate 2017: APPRODI - Rotte Artistiche Senza Bussola

“Nova Arts” string quartet: Snežana Aćimović, Francesca De Nardi violini - Liubov Zuraeva viola - Davide Forti violoncello
Musiche di Bach, Glass, Zorn
Trieste - Galleria Antiaerea Kleine Berlin, Via Fabio Severo
Lunedì 10 Luglio 2017 ore 19,00 – 20,00 – 21,00
Accesso allo spettacolo: info.trieste@promoturismo.fvg.it tel. 040 3478312

Programma:

J.S.Bach: contrappunto I da “ L'Arte della Fuga”

P. Glass: Quartetto n° 2 “ Company”

J.S.Bach: contrappunto IV da “ L'Arte della Fuga”

P.Glass: “ Closing”

J. Zorn : “Kol Nidre” per quartetto d'archi

 

Fino a qualche tempo fa l’accostamento Bach-Glass sarebbe potuto sembrare irriverente o provocatorio, soprattutto per come i lavori del compositore americano venivano accolti in ambienti accademici; è dunque curioso scoprire come anche l’opera di Bach, messa da parte e dimenticata per oltre un secolo, avesse subito un trattamento simile…

L’intima e profonda ricerca che animava Bach nella stesura (mai terminata) del suo ultimo capolavoro assume una connotazione metafisica supportata dall’assenza di destinazione strumentale, particolare che tende ad esaltare il carattere universale (ed extra-temporale) del linguaggio musicale. La grande tradizione contrappuntistica cui Bach attinge risulta sopraffatta dalla sublime realizzazione dell’Arte della Fuga in cui la maturità e genialità del compositore fanno dimenticare l’aspetto accademico di un modello formale largamente sfruttato come la fuga.

Philip Glass trova, nella raffinata dimensione sonora del quartetto d’archi, uno spazio di intima riflessione in cui il nitore della scrittura sviluppa magnificamente le iterative architetture del linguaggio minimalista.

E se arduo risulta collocare Bach all’interno di una corrente o modello estetico, risulta altrettanto riduttiva per Glass la definizione di compositore minimalista che pure è al fondamento della sua estetica.

C’è infine un atteggiamento spirituale che accomuna i due autori: trasparenza e logica del linguaggio bachiano ne determinano una sorta di assolutezza ben in sintonia con la dottrina luterana, mentre ripetitività e micro variazione ci riconducono a meditazione e trascendenza, base delle dottrine orientali, che rappresentano un momento importante anche dal punto di vista artistico per Philip Glass.

A chiudere “Kol Nidre”, del poliedrico compositore americano Jhon Zorn, mistica partitura per quartetto d'archi carica di spiritualità ed ermetismo.

 

Andrea Amendola