‘Scavare’ la musica
Le fonti per la ricostruzione della musica antica
Cristina Fedrigo, Susanna Moser e Lorena Cantarut
Sabato 1 Dicembre 2018 - Sala Tartini
ore 10,30 – 13,30 e 14,30 – 16,30
Programma
La mattina siamo a lezione con l'archeologa Susanna Moser, per imparare cosa significa “scavare scientificamente la musica”. Esempi, ascolti, visioni dalla preistoria al mondo classico.
Al pomeriggio entriamo in laboratorio con Cristina Fedrigo e Susanna Moser per ascoltare, cercare, ricreare suoni “scavati” dal passato e Lorena Cantarut che, l'ausilio delle nuove risorse tecnologiche permetterà di scoprirli e sperimentarli in ambienti diversi e remoti. Tutti i partecipanti potranno usare gesti e materiali per dare suono alle ipotesi sugli archetipi musicali del tempo profondo.
La lezione
1- Dalle origini all’antico Egitto
2- Il mondo classico
Approfondisce quali sono le fonti (archeologiche, iconografiche, testuali e letterarie) a disposizione degli storici della musica per la ricostruzione delle pratiche musicali dei popoli antichi. Tali fonti sono analizzate dal punto di vista dell’archeologo, che ha la necessaria formazione per decodificarle correttamente, fornendo quegli strumenti metodologici indispensabili quando ci si occupa di ambiti di ricerca che richiedono competenze trasversali, onde evitare il protrarsi di luoghi comuni derivati da errori interpretativi.
Il laboratorio
Il suono si può rivivere: ciò significa incontrare a millenni di distanza parti fondamentali della cultura umana anche quando assai remota. Il laboratorio, a cura della prof.ssa Cristina Fedrigo, è centrato sull'esperienza concreta e consapevole dell'ascolto quale risorsa operativa per ricostruire ambienti musicali antichi, attraverso il contatto reale col suono (e i suoi materiali).
Il progetto così articolato mira a mettere in stretta relazione conoscenze professionali specifiche con loro possibili applicazioni in altri ambiti, utili nello studio come nella didattica.