WORKSHOP DI MUSICA E NUOVE TECNOLOGIE
GIORGIO KLAUER
30 OTTOBRE 2018 - ore 11.00 - 13.00 AULA MAGNA
DOCENTE REFERENTE: PIETRO POLOTTI - PIETRO.POLOTTI@CONTS.IT
Giorgio Klauer è docente di informatica musicale presso i conservatori italiani, compositore e interprete della musica elettroacustica. Impegnato nella comunicazione e nell’innovazione delle pratiche musicali che utilizzano le tecnologie, ha coordinato progetti di divulgazione e formazione e realizzato attività di produzione e ricerca, tra gli altri, nell’ambito del Sound and Music Processing Lab (Università/Conservatorio di Padova), del collettivo ‘cantierezero’, quale membro direttivo dell’Associazione di Informatica Musicale Italiana e del Coordinamento Nazionale dei Docenti di Musica Elettronica. Il suo campo di interesse quale compositore di musica elettroacustica e mista per strumenti ed elaboratore consiste nell’applicazione degli argomenti del sound and music computing, in particolare la descrizione qualitativa del suono, la sintesi sonora e i sistemi interattivi. Avvicinatosi di recente al campo del design dell’interazione sonora e alla sound art, ha avviato un graduale ripensamento della musica d’arte basato sulla metodologia e l’attitudine alla ricerca, dedicando particolare attenzione al momento della produzione musicale e alla realizzazione dell’evento artistico come modi di creare e trasfere conoscenza. I suoi lavori sono stati eseguiti e presentati nell’ambito di varie conferenze e festival. È attivo come esecutore, interpretando sia le proprie composizioni, sia brani del repertorio elettroacustico e misto storico e contemporaneo. La diffusione di sistemi come Raspberry Pi e BeagleBone, in combinazione a piattaforme di prototipazione e schede come Bela, impone una riflessione circa i cambiamenti in atto nell’ambito della pratica artistica della musica elettronica. Design e interazione uomo-computer quali campi di ricerca applicata alla musica e alle tecnologie musicali hanno trasmesso agli artisti, veicolati nel tempo dall’informatica musicale, strumenti e soluzioni che hanno permesso loro di innovare la propria prassi e aprire nuovi percorsi poetici. Contemporaneamente, è cambiato il contesto estetico in cui sono recepite le opere; alla sala concerti si sono affiancati altri luoghi deputati alla loro presentazione, forse insieme ad altro pubblico. Viene da chiedersi quanta consapevolezza ci sia, nell’ambito della musica elettroacustica d’arte, in merito ai presupposti teorici riferibili a queste trasformazioni, oltre che ai metodi e alle finalità delle discipline citate in precedenza. Dove si possono collocare le sorgenti del pensiero artistico in uno scenario tecnologico e sociale profondamente diverso rispetto all’epoca storica della computer music e della musica elettroaustica, quando teoria e prassi sembravano risiedere nello stesso luogo (il ‘laboratorio’)? Nella prima parte del seminario verrà svolta una panoramica sui modelli di single board computer più utilizzati, esemplificandone l’uso in installazioni sonore interattive, oggetti aumentati mediante l’interazione sonora e strumenti virtuali incorporati in interfacce tangibili. Nella seconda parte questi strumenti ‘leggeri’, non sostitutivi del computer ordinario nell’insieme delle risorse dell’artista/compositore, verranno sottoposti a speculazione sulle loro virtualità in possibili differenti contestualizzazioni, chiedendosi infine se sia possibile concepire una forma musicale specifica (donde il titolo provocatorio ‘single board computer music’).