Eventi

Quando

5 agosto 2022 20:30


Dove

Trieste, Chiesa Evangelico-luterana


Tag

Nuovi linguaggi musicali

FREAKS DI TOD BROWNING (USA 1932)

5 AGOSTO

CINEMA MUSICA

Ore 20.30

Chiesa Evangelico-Luterana

Trieste

In collaborazione con il Festival APPRODI

> Acquisto biglietti

Interi €10
Ridotti €7* (riservati agli under 30 – over 65)

FREAKS DI TOD BROWNING (USA 1932)

Una reinvenzione sonora a cura della Scuola di Musica e nuove tecnologie del Conservatorio G. Tartini di Trieste.

La Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini di Trieste sonorizza dal vivo il capolavoro Freaks di Tod Browning. Ambientato nel mondo del circo ed interpretato da veri “fenomeni da baraccone” Freaks – che dà il sottotitolo a questa edizione di Approdi – è uno dei cult movie più affascinanti e misteriosi della storia del cinema.

Composizioni originali di

  • Roberto Borin
    Paolo Fiappo
    Paolo Zentilin

Eseguite da

  • Maria Iaiza, pianoforte

Live Electronics a cura di

  • Francesco Gulic
    Amedeo Pinni
    Christopher Scherlich

Improvvisazione pianistica di

  • Francesco Gulic

Freaks è un film sull’umanità dei mostri e la mostruosità degli umani, preso ad esempio da cineasti come Lynch, Burton, Gilliam e Jodorowsky.

Un capolavoro circondato fin dalla sua uscita da un’aura di mistero, incubo e paura. In Inghilterra ne fu vietata la visione per circa trent’anni.

Il film deve gran parte della sua celebrità anche alla presenza nel cast di veri freaks: termine che in maniera notevolmente cruda definisce nella lingua inglese persone con gravi deformità fisiche. Concepito inizialmente come film horror per risollevare le sorti della compagnia Metro-Goldwyn-Mayer, alla sua uscita viene invece dapprima rinnegato dalla stessa società di produzione e poi drasticamente censurato.

In realtà la pellicola, che narra le vicende in un circo di un gruppo di teatranti ostacolati da una cinica rivale, non analizza in maniera né impietosa né elogiativa le varie condizioni di vita degli artisti circensi. Il film si presenta invece come un’amara, caustica allegoria sulla “diversità”, affermando che spesso è proprio dietro la “normalità” degli individui comuni che si nasconde la vera “mostruosità”. Browning trattò la diversità dei freaks con simpatia e poetica compassione, ponendo l’attenzione sui loro sentimenti umani per sottolineare come essi non fossero differenti dai sentimenti provati dall’uomo medio. [Fonte Wikipedia]